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venerdì 27 giugno 2014

Post.It

Sul frigo!


Sottotitolo:(Lo stillicidio del matrimonio ovvero quando devi  partecipare a un matrimonio che non è il tuo)
 
Introduzione:

Se sei single sei un caso umano.
Se sei accoppiata lo sei di più'.
Se sei accoppiata e hai superato i 35, hai un problema.
Se sei accoppiata, hai superato i 35 e non hai un anello al dito che promette un impegno, sei senza speranza.
Se sei accoppiata, hai superato il 35, non hai un anello al dito e ti commuovi alle cerimonie sei fottuta.

Avvertenza: sono esentati dalla lettura i portatori di fede, quale promessa di eternità!


Domani si sposa mia cugina, bene!



Domani sarà il giorno in cui due diventerà uno, e nel loro caso è diventato tre! (per i maligni che pensano lui, lei e l'altra, specifico che "l'altra è la loro splendida bimba)


Domani ingoierò' commozione a palate nel vedere due giovani innamorati giurarsi che sarà per sempre.


La mia sarta ha trasformato la 40 dei miei ex pantaloni in una accettabile 42...in cui tenterò' di sentirmi a mio agio....


Ma questo è il minore dei problemi, fosse per me, al matrimonio ci andrei in pigiama, perché la celebrazione dell'Amore, non vuole etichette eleganti, ma pudore, e quello disgraziatamente, non lo trovo mai nei partecipanti alle nozze!


Il disagio sarà sempre lo stesso lucido, e terribilmente impudico, trovare la risposta corretta alla fatidica  e inopportuna domanda dei parenti anziani.


Lo stillicidio delle domande imbarazzanti che odio profondamente si avvicina.


Non c'è modo di dare la risposta corretta, o meglio c'è, ma non è elegante, e alle cerimonie si sa, si è tutti eleganti, più' fuori che dentro, tant'è!


Come uscire indenni dalla cerimonia?

Ieri mi è arrivato un suggerimento dalla mia intelligentissima e lungimirante cugina, mentre mi arrovellavo alla ricerca della salvezza possibilmente educata.


Secondo voi è appropriato che io mi procuri una spilla tipo quelle di Herbalife, con scritta la seguente frase???


"matrimoni i parenti più' anziani mi danno sempre un colpetto sulla spalla e mi dicono: IL PROSSIMO SEI TU"

ho iniziato a fare la stessa cosa con i loro funerali!


risposta multipla:

a. no, meglio un disegnino!

b. si e canta canta "mia piccola iena" degli Aftherhours


c. si e fingi di  essere ubriaca e approfittane copiosamente 


Piuttosto che avere un bersaglio al centro del cuore, con scritto "spara qui e cerca di avere una buona mira, perché i colpi a salve mi hanno rotto un po' i coglioni", sono disposta a tutto, tranne che a partecipare al mio funerale, perché cari parenti anziani, nel mondo 2.0 ... ma che cavolo pretendo di spiegarvi? Mangiatevi la torta ... ma prima controllatevi la glicemia, mica che poi .... 

Io appartengo all'Amore sovversivo, che non vuole ordini costituiti da imporre al cuore, che non lava calzini, e mutande, che non deve dimostrare fedeltà stirando, che non deve niente a nessuno, tranne che a se stesso, e alla vita, ritrovata sorridente, che a conti fatti, gioco e vivo con un compagno straordinario.(che va in giro stropicciato e sorridente)

Non devo giurare davanti a Dio, ma promettere alla vita di essere felice, perché questo è quello che ci meritiamo.


Il fatto poi, che io creda nelle favole a lieto fine, è tutta un'altra storia, che non stona affatto con il mio finto cinismo, il mio modo irragionevolmente romantico, di immaginarmi dentro un abito bianco, mentre Enzo Miccio gongola tutto intorno a me,è una favola che vale la pena far vivere, ma questo non ditelo alle parenti anziane,la generazione non 2.0, crede ancora alle Cenerentole e ai principi azzurri in calzamaglia, con tanto di conchiglia....BUONGUSTAIE!















giovedì 26 giugno 2014

Ora Pro Nobis

Vi racconto una storia, che ha origini lontane, il finale ha delle variabili certe e una costante.
In questo caso le costanti sono 2250!


 "rimettici i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori"


Vi suona?? E' una preghiera, che di solito recitano i peccatori, al buon Padre.

Da oggi è il buon Padre Alitalia (peccatore e debitore) che prega, la recita a suon di documenti lacrime e sangue, a Etihad (salvatore e compratore)

Etihad è l'ennesimo Dio straniero, che chiede la testa in cambio della salvezza.



Ha progetti aggressivi quel dio, è in crescita ed è figlio di Denaro, dio che tutto può'!



Si incontrano in cielo, la dove arrivano le preghiere dei credenti.
La dove credenti e non, si ritrovano più' vicini alla loro voce.

Che ne sarà del 2250 fedeli del dio Alitalia? 

Il dio li ha offerti in sacrificio in cambio della salvezza.

Si sono ribaltate le sorti, ora è Dio che offre sacrifici, a un altro Dio, e loro le 2250 bestie, che non servono più'!



Ma come sempre accade, la storia si ripete, e se una di queste "bestie" sacrificherà se stessa alla vita che non gli appartiene più', il Dio Alitalia farà piangere il cielo, e troverà posto per l'ennesima vittima, che nella vita ci ha creduto finché non ha potuto più' permettersela! 



un vero Dio non piange mai, delega il compito.


Ora Pro Nobis, sto cazzo!


mercoledì 25 giugno 2014

Lo schema di gioco di Francesca

Lo schema di gioco di Francesca



C'è un'altra partita da vincere, unico girone, giocano tutti nella stessa squadra, e (forse) cantano lo stesso inno,  ma non sono una squadra compatta, giocano tutti contro tutti e contro se stessi.

Caldoro nel ruolo di presidente della regione Campagna.
Garfagna nel ruolo di parlamentare del popolo della Libertà.
Pascale nel ruolo di fidanzata dell'ex premier.


Questa la formazione.

Il ruolo da ricoprire è paragonabile a quello del capo dei governo, giocano tutti in attacco.


Il campo è in Campania.

Sugli spalti per Caldoro, c'è papà Tonino (ex giocatore) che quasi non tifa per il figlio, preoccupato per gli innumerevoli capelli bianchi nati sul capo del suo figliolo.


La Carfagna, se la canta da sola in campo, per amor di solidarietà femminile difende e punge l'amica Francesca rassicurandola sul fatto che basta ricoprire il ruolo di fidanzata per tenere unita la squadra, non deve correre, deve solo prendere fiato, tra un corpo a corpo e l'altro.


Da ultimo, ma non ultima, la Pascale, che si è allenata a suon di piegamenti, conquistando una "posizione" privilegiata, lei gioca, e gioca bene, il campo lo conosce, sempre in prima fila, partecipa agli eventi la Mostra d'Oltremare, piuttosto che la festa dei Gigli e gioca accontentandosi di un calippo gusto puffo a fine partita. 
Per lei in tribuna c'è il fidanzato, con in braccio il cane.


Il tifo della squadra avversaria siamo noi,  che vorremmo vedere un bel gioco, un arbitraggio possibilmente corretto, e dei giocatori che corrono e giocano duro.


Invece siamo ancora in ascolto delle indiscrezioni, alle congetture, il popolo degli allenatori per un giorno, attende fiducioso che qualcosa cambi battendo i piedi sugli spalti di uno stadio che cede sotto i canti dei tifosi. 


Siamo quasi al fischio di inizio, i giocatori "scendono in campo" tutti tranne una, Francesca è rimasta negli spogliatoi per consultare gli schemi di gioco, e in tribuna il suo fidanzato non c'è...

Nel cielo vola un aereo, con una coda "parlante"


Scommettiamo che indovino il risultato finale della partita?







martedì 24 giugno 2014

quando i "monologhi della vagina" non "parla(no) con lei"


L'artista è Fernando de la Jara, il  titolo dell'opera "Pi-Chacan" (che significa, "fare l'amore"), la location 
uno dei dipartimenti della facoltà di Medicina di un ateneo tedesco. La forma dell'opera una gigantesca riconoscibilissima vagina.

Lo studente, è americano, ha 22 anni, gli ormoni in fermento, forse la giusta dose di ironia e una sfiga proverbiale.


Se è vero che "una foto non scattata è un ricordo che non c'è", lui questa storia la ricorderà milioni di volte!


In un attimo di euforia collettiva (degli altri) è entrato nella vagina-scultura, e ci si è incastrato.

I compagni di una  merenda, probabilmente mai mangiata, fotografavano la sua "prima volta", con l'Arte, certo!

E' stato tratto in salvo, sano e salvo (fisicamente), mentre le foto della sua esperienza si condividevano con il resto del mondo.

Per far nascere il "mito" ci sono volute ben ventidue persone e cinque mezzi di soccorso, fortunatamente non è stato necessario effettuare un taglio cesareo, così mamma scultura ha conservato integra la sua bellezza.
  
I ben pensanti, dicono che allo lo studente in questione,non devono essere bastati i racconti della mamma sulla sua nascita, sul lungo travaglio, quella volta lui c'era e da protagonista, solo che non lo ricorda, e deve aver deciso riviverla, quella esperienza da grande.

Io che ben pensante non sono, credo che la sua intenzione non fosse rivivere il momento magico della sua nascita ma piuttosto di fare una delle tante cose stupide che rendono magico il momento dell'adolescenza.

 Rivendico il diritto alla stupidità tipica dell'adolescenza, rivendico il diritto al racconto di aneddoti, rivendico insomma una battuta impreziosita da una massima moraleggiante.

Lui, lo studente, figlio dei nostri tempi, ci ha messo l'idea e la faccia, a noi non resta che la massima; pensarlo moralmente "figlio d'arte" per regalare alla nostra esistenza, priva di risate, una morale su cui ridere un po'! 

Spero che lo studente abbia gli avuto la "sua vera prima volta", altrimenti da oggi rischia nella migliore delle ipotesi di farsi grosse risate davanti alla "sua" origine del mondo, spero la consideri invece quel che è, un'opera d'arte reale e pulsante, il centro del mondo da cui nasce la vita. 

Quello che auguro a Fernando de la Jara è che il mondo di dimentichi presto di questo studente 22 enne, e che la sua scultura torni ad essere rispettata senza aver bisogno di "cinture di castità".


 












 

  

lunedì 23 giugno 2014

Canta che ti (ci) passa!



venti giugno duemilaquattordici sarà d'ora in poi, la giornata mondiale dei replicanti.

Succede a Cesano Boscone, nel giorno in cui B. presta il suo servizio di assistente all'atterraggio, parcheggiatore di cucchiai in bocche sdentate.
Ci sono i soliti curiosi, ad aspettarlo all'hangar, tra i soliti  spunta l'insolito, Giuseppe Zinelli, con tanto di corredo fotografico dei parenti, dice, lui, di essere il gemello di B., intervistato spiega al giornalista in punizione che Mamma Rosa non poteva avere figli, ha chiesto (comprato??) uno dei due gemelli dalla Signora Zinelli.

Giuseppe chiede il test del DNA, perché lui sa, nel profondo del cuore di essere il fratello di B., e se il cuore non basta si mette allo specchio, e non trova differenze, stessi occhi, stesso sorriso, stesso talento canoro.



Conclude l'intervista con un "mi consenta". Ok mi ha convinto!



Eccolo lì! Non è ancora finita! 

Mi sono sempre chiesta come mai in tutti questi anni, nessuno si fosse fatto avanti, immaginavo "Papà, finalmente ti ho trovatooo!" e se così fosse stato, non mi sarei sorpresa...l'ingegneria idraulica fa passi da gigante e lui, B. tutto può'!

Invece mi sono dovuta accontentare del Papy e delle storielle da "Cronaca Vera".

La rivendicazione di fratellanza è tutta un'altra storia, è in questo modo gli sceneggiatori di soap opera fanno durare personaggi e storie per quindicimila e oltre puntate.

Signore e signori Il pranzo è servito con B.eautiful compreso.

Tutti quelli che tremavano all'idea di una politica seria e senza colpi di scena possono stare tranquilli, non è finita, mi auguro solo che B2, abbia ereditato gli stessi geni talentuosi, perché noi italiani non vogliamo restare orfani della nostra vergogna quotidiana che serve i comici perché continuino a fare il loro mestiere! 

Ci auguriamo tutti, che se deve proprio essere il tormentone estivo, si punti l'attenzione soprattutto del talento canoro,  perché B., in perfetto stile mafioso, non ha mai cantato veramente, si è limitato a fare un coretto estivo con una bandana in testa, chissà che il suo replicante non sappia far di meglio, ha iniziato bene, tirando in ballo la famigghia, la mamma, dichiarando “B. sa ma non parla...”

Auguro a tutti buon proseguimento, sperando che il laboratorio di analisi non scambi le provette, perché anche questo accade in Italia, si diventa genitori di figli non propri per errore, e sorprendentemente anche questa volta le corna non c'entrano.

Perché donna Rosa donna tutta d'un pezzo paga, e non tradisce e, come ampiamente dimostrato questa catena di cromosomi B1 l'ha ereditata.

Donna Rosa questa volta non si assume le sue responsabilità, a meno che non decida di risorgere!


 



giovedì 19 giugno 2014

Bolle (no, non Roberto)

Bolle, di cui avrei voluto parlare!

Causa impossibilità di connessione con il resto del mondo, ieri, non ho letto i giornali, non ho seguito i telegiornali, ho spento fuori il mondo dell'informazione per salvare in modo civile un atto di disobbedienza incivile che poteva costare caro a chi quest'atto l'ha compiuto con leggerezza, sbagliando e sbagliando tanto.

E con me, sbagliare non si può'! La mia pazienza a volte è al limite della beatificazione, solitamente sono conciliante, sabato non lo sono stata e ieri  chi ha sbagliato ha pagato dazio. 

Fatta questa premessa, oggi, con animo rasserenato , recupero e leggo, leggo di Buonanno,  e di B.

Un giorno di distrazione, e mi sono persa il cabaret.

Il Gianluca nazionale, ha puntato le bolle contro il decreto IRPEF, la Boldrini l'ha "sgridato" etichettando il comportamento come indegno.

Ora che Buonanno sia notoriamente uno, che prima della parola usa i fatti (sperando che non arrivi alle pugnette), lo sappiamo, altrettanto sappiamo che la spigola sventolata non è stato un gesto elegante, le bolle pero'...

Le bOlle contro le bAlle, gli va riconosciuta una capacità di sintesi fuori dall'ordinario e una capacità altrettanto efficace di intuitività, al contrario di Renzi che ci stordisce con luuuunghi discorsi, spiegati con Power Point, che per un po' si ascoltano, poi presi dalla stanchezza si finisce a guardar le figure.

Gianluca passa subito alla figura, insomma non ci chiede di interpretare i simbolismi, i neologismi ,ma gli egoismi, lui soffia su di noi, come Dio fece con Adamo e noi prendiamo vita nel nostro paradiso infernale.

Chi disse "nel bene o nel male l'importante è che se ne parli" dovrebbe correggere in "nel bene o nel male l'importante è che si faccia" ma quello del faaaree è Matteo, e a Gianluca, Matteo non piace!

Cosa contesto a Gianluca, il vigile di cartone, il fatto di aver fatto diventare il parlamento una improbabile puntata di Master Chef, e infine, (ma so che non sarà la fine) di non aver avuto il coraggio di dire Palle!

Ma ha ragione lui, rappresenta un paese in cui tutto quel che si dice lascia il tempo che trova e dove il tempo dura una bolla di sapone.


Poi c'è B. noto Capocomico, che durante un incontro con i suoi, al termine della conferenza stampa racconta che a Cesano Boscone imbocca agli affamati, come da programma dei servizi sociali ora elettorale prima.

Nello specifico imbocca una vecchietta, e lo fa usando il metodo dell'aeroplanino.

Ma brutto pirla! Non hai pensato per un attimo che quella vecchietta probabilmente ha vissuto la guerra, e gli aeroplanini veri li ha avuti sulla testa!

Il fatto che spalanchi la bocca sul tuo brrrrrum brumm magari guardando verso l'alto e che tu gli infili il boccone la può' soffocare, e poi che fai?? eh?? chiami l'infermiera??

B. posso capire che la tua esperienza con le infermiere ti abbia fatto urlare di gioia mentre facevi volare il tuo aeroplanino ad aria compressa, dritto dritto nella loro boccuccia di silicone  ma caro questa è un'altra storia!!! 

Qui  non si tratta di soffochini, ma di rischio di soffocamento vero, ti manca solo di essere condannato per omicidio...occhio che finisce che Matteo questa "elezione diretta" la approva!


Te lo dico da amica, compra le bolle di sapone, e fatti li cazzi tua!

martedì 17 giugno 2014

la TV è mistress.



Ci sono serate, in cui un po' per stanchezza un po' per pigrizia, ci si ritrova davanti alla TV, a fare zapping, ormai, trovare un bel film in TV è evento raro.
Facile invece è,  imbattersi in programmi di poco conto, di poco valore, di molto molto nulla.

Da quando è iniziata l'era della televisione digitale, si sono centuplicati i canali e le pessime idee, si è persa l'originalità, e si naviga in un mare di niente. 
Quando gli occhi sono stanchi per leggere e la mente non vuole sentir ragioni, si accettano dei compromessi per far trascorrere l'ora della digestione, per poi andare a dormire, senza avere il niente da raccontarsi nel dormiveglia, o peggio senza ricordare quello che si è visto.
Ieri sera, su uno dei tanti canali,(s)parlava una mistress, per evitare di farvi googlegeggiare vi e mi fornisco la spiegazione:


Nelle pratiche indicate dall'acronimo BDSM la donna che interpreta un ruolo dominante e di comando è detta padrona (è usato anche il termine dominatrice o quello inglese mistress).
Il ruolo della padrona nella dominazione è conseguente al significato del termine: essa è in posizione di superiorità, quindi di autorità, nei confronti dell'uomo o della donna che le sono sottomessi e che assumono il ruolo di schiavo (talvolta slave, dall'inglese), con tutto ciò che questo comporta. (fonte:wikipedia)


E' un mondo parallelo, lontano da noi? No, non molto.
Sono fiori che per sbocciare hanno bisogno di buio, ho detto fiori ma non immaginatevi petali delicati, forse lo sono ma certo non lo possono dimostrare.
E' un gioco? si lo è, le regole sono chiare, i partecipanti sono adulti consenzienti e richiedenti, tutti hanno il loro bel ruolo, tutti sanno cosa vogliono e sanno cosa fare.
La padrona ha delle responsabilità, lo schiavo ha una parola che lo salverà se la padrona esagera!
Tutto giusto!
A me vien da pensare, l'ennesima volta che, non abbiamo inventato nulla...già centosedici anni fa (1898), Adolf Loos in "Parole nel vuoto", del Marchese De Sade e ne diceva questo:
Ma comunque sia: il marchese de Sade, che rappresenta il vertice della sensualità del suo tempo, una mente che ha saputo escogitare le torture più grandiose di cui la nostra fantasia sia capace, e la dolce, pallida fanciulla che si sente finalmente sollevata dopo essere riuscita a schiacciare la pulce, appartengono alla medesima famiglia. 
  
Nel 1954 Dominique Aury con lo pseudonimo Pauline Réage scrive Histoire d'O (che vi consiglio di leggere)


Nel 1976 Pier Paolo Pasolini ha contribuito con il suo Salo' o le sue 120 giornate di Sodoma (che vi consiglio di guardare), a sdoganare De Sade con tutte le annesse perversioni umane.
Solo per citare alcuni, con un peso non comune, poi arriva prepotente la TV e tutto si perde in una mortificazione di eccessi che non hanno poesia.

Perché di questo sto parlando, non mi interessa entrare nel merito delle abitudini sessuali, quello che mi interessa è entrare nel merito e nel credito di ciò' che passa in TV, perché poi tocca all'idraulico che finisce in pronto soccorso con un bullone infilato nell'uccello, spiegare che si tratta di un coinvolgimento mentale, che è lui che l'ha chiesto e sempre lui che si è dimenticato la parolina magica, che avrebbe potuto evitargli quell'incidente di percorso.

La mistress rischia, e molto, rischia perché se qualcosa non va, e le cose si mettono male, finisce sul giornale di provincia, se vanno un po' più' che male, finisce in cronaca nera, il titolo di solito è: Gioco erotico finisce in tragedia.
Gli schiavi vengono intervistati con un passamontagna di latex nero, dicono che hanno una vita normale, alcuni sono sposati altri no, e che hanno questo piccolo segreto che non condividono con nessuno.
La mistress della TV,  continua a ripetere che, è una questione di testa ,non si tratta di sesso, nessuno dei suoi schiavi fa sesso con lei, ride compiaciuta di se stessa.


Faccio un appello agli schiavi, se veramente si tratta di testa, anziché farvi mettere in trazione il pisello, mettere in movimento le sinapsi!
Poi ci sono i discorsi seri,  quelli su cui è difficile fare ironia, quelli che mettono a nudo per davvero, quelli di quando il latex non era ancora stato inventato....ma questi sono fiori che hanno bisogno di luce, (non quella sintetica del digitale terrestre)e di parole perché c'è sempre una storia da raccontare e un finale che arriva, a volte lieto, a volte no.
Esiste una seconda fine della storia di O, ma non ve lo racconto.
Esistono i vuoti che Pasolini ha riempito e pagato con gli interessi.

La TV è mistress e noi gli idraulici!


lunedì 16 giugno 2014

come si dirà in Slang Inglese "vi abbiamo desfesciato anche il fisioterapista"?

Non sono una tifosa, non so parlare di calcio, non so raccontarvi le partite, ignoro come possano (e riescano) gli appassionati di questo sport raccontare le azioni,(spesso mimandole)santificando il minuto esatto entro cui l'azione è iniziata e si è conclusa...

Ma le partite dei Mondiali, un po' per patriottismo un po' per curiosità..le guardo, riproponendomi tutte le volte di fare la mia bella figura, con il consueto non aplomb (termine, per altro inglese, non a caso) che mi contraddistingue quando mi travesto da tifosa "arbitro era f.u.o.r.i.g.i.o.c.o.!!!" perché il fuorigioco io tecnicamente l'ho capito, ma praticamente non lo distinguo mai!

Dunque alle 23.30, inizia il pre-partita, vista l'ora nessuna frittatona di cipolle, giochiamo contro gli inglesi, la location è Manaus, il campo è stato dipinto di fresco , nel vero senso della parola, per chi se lo fosse perso sappiate che il campo è stato colorato, con della vernice color verde Amazzonia.

Si sciorinano le formazioni di giocatori mai sentiti prima, parte l'Inno (con conseguente brivido) l'arbitro writer (lo sapete che è prevista una bomboletta anche  per colorate la linea dei calci di punizione, color bianco latte ) fa il suo bravo show con il lancio della monetina, e fischia l'inizio....


Da qui finisce la mia competenza in fatto di cronaca sportiva, mi limito a guardare la partita, e a commentare i giocatori, "oh guarda quello assomiglia a  Picone!" 


Quello che posso raccontarvi pero', è quello che è successo al 37esimo minuto, L'Inghilterra segna il gol del pareggio, i giocatori esultano, i tifosi esultano, la panchina esulta e i barellieri corrono....e corrono, non in direzione dei giocatori in campo, ma in direzione della panchina inglese, oh cazzo! non sarà mica venuto un infarto all'allenatore? Si forma un drappello di gente intorno all'infortunato, la situazione non è chiara, fino a che, i barellieri alzano la barella, e la situazione rimane non chiara, sulla barella c'è sdraiato un uomo, non indossa la divisa, quindi non è un giocatore, è vigile, quindi non è l'allenatore, è visibilmente sconsolato...chi è??


Il fisioterapista!
Meglio il Sig. Gary Lewin, membro dello staff medico, si è infortunato alla caviglia sinistra, scivolando su una bottiglia d'acqua per lui la prognosi è di lesione grave,  si è procurato una  distorsione.

Su Repubblica di ieri si legge:

" fisioterapista inglese ko: ''Mondiali finiti''
.... "E' un momento molto triste, purtroppo i Mondiali per lui sono finiti", dice il ct Roy Hodgson. 
 L'Inghilterra ha a disposizione un altro fisioterapista, Steve Kemp."

Insomma l'Italia fa fuori(2-1) l'Inghilterra, fisioterapista compreso!

Avete tutti gli elementi per raccontare il colmo per un fisioterapista: spaccarsi la caviglia alla prima partita dei Mondiali, scivolando su una bottiglia d'acqua.
Se volete aggiungerci la beffa sta a voi spiegate che: era la prima partita, il primo gol, era un gol di pareggio, hanno perso la partita e da ultimo aggiungeteci  che l'acqua a Manaus ha effetti collaterali non di poco conto, non è servita  a far diventare verde l'erba del campo, ma a far diventare verde il Sig. Gary Lewin!

E ora mi chiedo, visto il noto humour inglese, come si tradurrà lo slang Milanese " vi abbiamo desfesciato anche il fisioterapista"? credo che Priceless, questa volta non basti!

venerdì 13 giugno 2014

Marcello come here!


1960  Roma, Marcello Mastroianni -La Dolce Vita-
2015 Roma, Marcello Dell'Utri -La Vita Amara-


Finalmente è tornato Marcello, dopo essere andato in vacanza in Libano, soggiornando nell' Hotel Al Hayat il personale di servizio l'ha curato e coccolato mentre il nostro Marcello smaniava per tornare a casa.

I gentili accompagnatori di Marcello, non lo riporteranno a casa pero', ma in carcere, perché Marcello ha frequentato la compagnia sbagliata.

L'ex manager di Publitalia dovrà scontare sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Per i giudici, è stato il tramite tra la mafia e B.

Vedi Marcello cosa succede a non ascoltare la mamma, sono sicura, che anche lei ti avrà ripetuto mille volte la storia della "compagnia sbagliata" mamma ti avrà detto " senza che tu te ne renda conto ti troverai nei guai, vieni qua , non scappare!"

La mamma di Marcello, non deve essere stata particolarmente convincente nel ripetere questa frase e lui a distanza di anni, non solo entra a piè pari nella compagnia sbagliata, non solo fa da tramite tra il peggio e il peggio del peggio, ma quando si accorge della mala parata, scappa! 

Deve aver pensato che con mamma  funzionava sempre, dopo la sgridata, alla fine lo perdonava, e ci scappava anche una carezza.

Marcello ti hanno fregato! 

I tuoi amichetti hanno fatto un patto e tu ti sei fidato del Vittorio (detto 'o stalliere), il super eroe di B, te lo ricordi?

Era il 1979 e tu, nel bel Maggio milanese nel tuo ufficio, aspettavi i tuoi amichetti, te lo ricordi?

Negli  anni ’70, gli imprenditori rampanti in Lombardia venivano rapiti,  il giovane Silvio ha paura, chiede aiuto a Vittorio, e paga un "corrispettivo della protezione”.

E tu?  Fai il tramite, tenendo i contatti tra Palermo e Milano. Te lo ricordi?

E per vent'anni  tiri a campare così! 

Perché continuo a chiederti te lo ricordi?

Perché dato l'andazzo degli ultimi anni, in cui tutto succede pare, a propria insaputa, ti invito a riflettere, e visto che hai frequentato "uomini illustri" mi aspetto, che ti abbiano insegnato che esiste un codice etico, anche per loro e quindi per te, tira fuori le palle, ammetti e poi impara a pregare, come fanno tutti gli "uomini illustri" che di dio se ne ricordano nel momento del bisogno. 

Un ultimo consiglio...evitiamo i tatuaggi del "cristo piangente" e del "mamma ti voglio bene" a 72 anni non sta bene , ma forse tu uomo dal cuore tenero stai pensando di tatuarti il faccino peloso di Dudù...

 "Marcello come here..."

La dolce vita, sta diventando amara, Anita non ti sta aspettando per fare il bagno nella fontana di Trevi.

Ti stiamo aspettando noi, italiani che in quella fontana ti ci affogheremmo molto volentieri, dopo che tu e la tua cricca di amichetti avete affogato noi, ci avete tenuto la testa sotto l'acqua per vent'anni!

Vedi Marcello, gli amici (quelli stronzi) nel momento del bisogno spariscono, ma tranquillo B. ha dichiarato di esserti molto vicino.

Fossi in te, io, così ad occhio non mi fiderei...






giovedì 12 giugno 2014

Alessandra ha vinto!

Amore tra Donne 



Alessandra era Alessandro, Alessandro innamorato si è sposato, perché crede nell'Amore, e nel 2009 ha cominciato la sua guerra.

In Italia il Vaticano decide cosa è la famiglia, e la famiglia è: uomo, donna e bambini, la costituzione regola, e mentre si discute ferocemente, ci sono altri che perdono la voce e la vita.

A Bologna ieri, c'è stata una sentenza, che si dice "storica".

Alessandra ha combattuto perché il divorzio d'ufficio non cancellasse i suoi diritti di convivenza, il loro avvocato ha invitato i giudici ad essere organo di civiltà prima di essere organo di Stato viene letta la sentenza:
«ove entrambi lo richiedano, di mantenere in vita un rapporto di coppia giuridicamente regolato con altra forma di convivenza registrata».
Le legge con le sue parole fredde,  dichiara illegittima la norma del 1982, e la annulla.

Se uno dei due cambia sesso, il matrimonio resta valido...viene chiesto dal legislatore di provvedere a fare una legge, valida perché l'Amore non abbia sesso, e perché si mantenga in vita l'Amore e quindi se stessi.

Siamo pronti a chiedere scusa? 

Abbiamo ucciso giovani fragili, abbiamo puntato il dito sul "diverso" e ci siamo detti giusti, perché il nostro Dio ci ha detto così...che fine abbia fatto l'Amore per il prossimo, non ce lo si chiede mai.

Io invece mi chiedo, perché peschiamo dal paiolo del credo tirando su solo quello che ci fa comodo!

Quello che ci mette in discussione viene ricacciato in fondo all'anima, e quello che ci fa paura lo respingiamo, e respingiamo storie che avranno ancora bisogno di secoli per potersi far raccontare.

Gli Dei si sono amati, i terresti Romani si sono amati, e la storia non ci ha insegnato nulla.

Abbiamo avuto bisogno di Alessandro, che si vuole donna, abbiamo bisogno dell'intelligenza raffinata della sua compagna, che lo ama da sempre, lo ama ancora, lo ama il più' possibile!

Insomma abbiamo bisogno di sofferenze, e di morti, per eleggere l'Amore che non vuole ragioni!

Alessandra urla che il loro caso non è omosessualità' ma transessualismo, noi dovremmo imparare a non guardare sotto la cintura per capire chi abbiamo davanti.

Dovremmo smettere di chiedere sacrifici umani, se ci diciamo civili.

Alessandra ha vinto, e noi dovremmo essere pronti a vincere con lei, senza strisciare il culo contro i muri, ma lasciandoci commuovere dall' Amore che chiede disperato "Per una volta ancora amami, il più' possibile"

Dovremmo essere "diversi" il più' possibile e amare, come ci pare!

Ma per questo occorre essere liberi, e sostituire  al condizionale presente, il congiuntivo per il presente che viviamo!

mercoledì 11 giugno 2014

Cin Cin...alla Vostra!

Fino qui....dissertazioni sicuramente banali, probabilmente divertenti. E' giunto il tempo di far sul serio!


 

Oggi ho  letto i giornali, fatto la mia rassegna stampa personale, e altrettanto privatamente mi sono rassegnata, già al titolo di testa, e alle prime 5 righe del Corriere della sera.
 «L’Expo sarà il fulcro dell’internalizzazione dell’Italia, che potrà ripresentarsi al mondo dimostrando di avere tutte le carte in regola»: il viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda spiega in qualche modo perché l’Expo, nelle ultime ore, stia diventando il centro dell’agenda politica, con richieste che arrivano al governo da più parti, ma che convergono in un’unica direzione: più controlli e meno burocrazia.
Di questa dichiarazione, non mi piace tutto!
Nelle ultime ore Expo, sta diventando il fulcro dell'agenda politica??? E mi fa piacere! 
E' come quello che si alza tardi e inveisce contro l'autista del pullman che non l'ha aspettato.

Solo che quello, sono quelli, e quelli, il biglietto l'hanno offerto a tutti gli amici,per fare il viaggio insieme e cantare in allegria, pagando anche un giro Happy Hour, l'evento e la location  formidabili! 

Poi è arrivato il solito guastafeste, e il locale ha chiuso 40 giorni fa, fine della storia. 

La "Milano da bere" è diventata la "Milano da mangiare", a Milano si trova il pesce fresco! Solo che questo pesce puzza di marcio, di sconfitta e nell'intingolo c'è sabbia, tanta sabbia!

E gli astanti? Aspettano! 
...che qualcosa cambi, e che venga servito il piatto forte, mentre gli altri  parlano a bocca piena di nutrire un pianeta affamato! 
Il pianeta? In Italia?? A noi Italiani che c'è ne fotte di nutrire il pianeta? In Italia nutriamo a mala pena noi stessi, e ingrassiamo maiali, sperando di mangiarne le carni prelibate, l'orrore è che li nutriamo con la carne (la nostra) e i maiali, si sa, se mangiano carne diventano carnivori e pericolosi, e noi rischiamo di essere ferocemente divorati, ed è una brutta cosa venir mangiati dal proprio animale domestico!

L'affezionato Maroni da Milano lancia appelli a Renzi "i lavori rischiano di non essere finiti" e Renzi, che sta a Shangai  replica alle polemiche secondo lui "sterili" invitando a riflettere sulle responsabilità della Lombardia, dove pare vivano i professionisti del pessimismo, ok Maroni, ma non è che i Milanesi si strappino le vesti dalla felicità!


Dunque tirando le somme i professionisti del pessimismo (quelli che non si strappano le vesti, o per dirla chiara noi!) guardiamo dalle nostre finestre Milano che cambia che chiede fatti ed è stanca delle parole, che chiede il completamento dei lavori, se non altro per evitare una colossale figuraccia!

Per ora i cantieri sono desolate terre di nessuno, sono puttane che sono state di tutti e che ora tutti rinnegano, per ora sono distese di acqua e fango ... nei riflessi delle pozzanghere ...c'è riflesso sempre lo stesso cielo, che non dimostra di avere le carte in regola, perchè i soldi dei bolli, se li sono rubati per pagare il rinfresco!

Cin Cin, alla Vostra!

martedì 10 giugno 2014

Borsa...indispensabile vs inutilità

io e la mia borsa...anni luce fa

La donna E' la borsa che si trascina dietro.
(facciamoci delle domande senza entrare troppo nel merito delle risposte) 

Dovrebbe essere vagamente abbinata a quello che si indossa, se è monocolore, e il colore non è un tripudio fluo tutto sommato provo con un “è un nuance”,ci aggiungo la parola outift e il gioco è fatto,(con un certo stile) “con il mio outfit questa borsa è in nuance”, detto così fa la sua porca figura, la verità è che, con il vestito questa borsa fa schifo! 
Per la cronaca, Nuance tradotto sta per ombra (lo dice Google traduttore) ecco, questa borsa dovrebbe sparire! 
 
Ma io che sono pigra ho trovato la soluzione, solitamente uso il nero, che sta bene con tutto, non mi obbliga a dire nuance, non si sporca, questo è un grande vantaggio,perché la posso appoggiare ovunque, e non è un dettaglio trascurabile! 
 
Voi, che siete brave e la borsa la cambiate ogni giorno, non leggere oltre, non capireste mai il mio travaglio, se invece siete avvezze al compromesso...potere continuare, se poi siete pigre, lo so, che avete una borsa nera che sta bene con tutto! Se siete pigre e non avete una borsa nera...imparate la parola nuance!

Entriamo ora nel dettaglio la mia borsa, pesa circa 3 kg!Cosa ci tendo dentro? Che domanda, TUTTO! Tutto quello che mi serve fuori casa, tutto quello che non uso mai fuori casa, ma che sono sicura che mi servirà, mi potrà servire, e mi è servito... sono previdente, conservatrice e la mia borsa concettualmente latina soffre di horror vacui, la mia borsa, non io!

La conseguenza di quello che sembra assolutamente fuori logica, una logica ce l'ha eccome.

Il cellulare: ormai indispensabile e se ben usato risolve il l'ingombro dell'agenda

Le chiavi di casa e quelle della macchina :che hanno la capacità di perdersi l'istante dopo che le avere messe in borsa, mentre noi abbiamo la capacità di trovarle in un tempo che definirei più' o meno ragionevole (che varia dal minuto,all'interminabile che prevede lo svuotamento dell'intero contenuto della borsa sul pianerottolo di casa)

Gli assorbenti: ci sono sempre, anche se abbiamo appena salutato il marchese, “non si sa mai”.Credo di aver “prestato” più' assorbenti a delle sconosciute di quanti ne abbia mai usati io (la solidarietà femminile esiste).

La pochette dei trucchi: non sono quella che “va a incipriarsi in naso” (ottima scusa per fare la telefonata di emergenza alla vostra migliore amica, se siete al primo appuntamento con l'uomo sbagliato) ma nella mia borsa c'è lo stesso. L'ho aperta questa mattina, ci ho trovato dentro cose che non ricordavo di avere... l'evidenza confortante è che esco con l'uomo giusto! 
 
...e quella delle medicine: perché state certe che una donna, le medicine, le ha, prima tra tutte quella per i dolori mestruali, è stupefacente come questi farmaci possano curare anche le emicranie maschili, perché se un uomo ha mal di testa, state certe che vi chiederà “hai qualcosa?” vendicatevi con un Buscopan rosa (non lo ucciderà, ne ho la certezza!)

I fazzolettini di carta: ci sono sempre!(sappiate che ci sono anche in pacchetti salva-spazio)

Cerotto: che non sarà mai della misura che vi serve, che si appiccicherà, prima alla fodera della borsa, poi alla sciarpa che vi metterete al collo!

Il portafogli: come una borsa un po' più piccola, l'apoteosi dell'inutilità, la casa dei souvenir! Ci teniamo dentro di tutto, alcune riescono a infilarci interi album fotografici di famiglia! (e i supermercati non ci vengono incontro, se siete maniache delle raccolte punti, sapete bene a cosa mi riferisco!)

Un libro (o anche due): Se so che devo aspettare, fare la coda, prendere un mezzo pubblico, ne porto sempre uno o due, a volte riesco a comprare libri formato borsa, ma siccome la mia borsa è più' o meno formato valigia,potrei tranquillamente portarmi un paio di volumi della Treccani. No, non ho un e Book, no non mi interessa se qualcuno sbircia il titolo che sto leggendo, e si porto anche la matita per sottolineare!

Moleskine: “hai un pezzo di carta e una penna” … Certo!

 
Macchina fotografica: non sempre, ma spesso e volentieri è una fedele compagna di viaggio, il mio cellulare, come quello ormai di quasi tutti le foto le fa, certo ma le fa e basta, lui! Le foto, voglio farle io, e sono disposta a portarmi dietro un piombo!

Tabacco, cartine, filtri e roll-ing machine: che teoricamente potrebbero essere ordinati in una pochette (che sarebbe la terza pochette nella mia borsa) ordine?? nella borsa??

Si Donne, si può', so che ve lo ripromettere a ogni cambio borsa, e la soluzione c'è! Si chiama VIP che non sta per very Important People ma per Very Intelligent People, cosa ci sia di intelligente nel comprare una borsa per la borsa, non è dato sapere! (L'azienda che la produce è la Tintamar, ovviamente francese, sicuramente in nuance!)

Poi ci sono le cose sparse, dimenticate che nuotano nell'oblio, contro cui voi combattete ravanando per cercare per esempio le chiavi di casa.

Scontrini probabilmente appallottolati, (sono quasi certa di avere quello della spesa di Natale) caramelle cicche o tutte e due, sicuramente non più' commestibili, occhiali da vista rigati, monetine sparse, l'invito con assaggio alla nuova gelateria, con buono sconto, un campioncino dell'ultimo giro in profumeria, la bottiglietta d'acqua?? il biglietto della Metro (naturalmente usato), scatoline del rullino (che mi serve per ricordarmi che pellicola ho nella macchina, solo che poi si accumulano e non so più' quale delle tante è) I collant di ricambio, in inverno potrebbero tornarci utili, in estate no! Lo so, lo so, ora le tolgo! Le cuffiette del telefono che si aggrovigliano intorno a tutte queste inutili pesanti e indispensabili cose...

"Vuole un sacchetto?" 
"No, metto in borsa!"


P.S Un uomo ha le tasche, in cui riesce a farci stare: il cellulare, le chiavi di casa, quelle della macchina, in Extrema ratio ha due mani, con cui di solito porta quello che non riesce a far entrare in tasca...per tutto il resto, non c'è Mastercar ma la nostra borsa. 
La sindrome del “mamma me lo tieni” non passa con il tempo, cambia solo la spalla che la porta.

lunedì 9 giugno 2014

Yoda puo' venirci in aiuto?



Abbiamo voluto la parità dei sessi , ma alla parità dei peli tutte saremmo disposte a rinunciare, con ben più' di un fioretto, e invece ci tocca il martirio.

Il fascino di una conversazione sui peli, tra due donne, con un uomo presente, sfiora i racconti fantasy, perché una donna quando parla di laser con un' altra donna non ha l'immagine del maestro yoda in testa  e quando c'è un uomo che ascolta e strabuzza gli occhi tocca spiegarglielo, che non è una guerra stellare ma una guerra intima e personale!

Sapete di chi è la colpa, delle donne egiziane, che hanno cominciato (nell'antico Egitto) a radersi udite udite totalmente i peli del pube, (avvisati gli affezionati del porno, contemporaneo)

Poi arrivarono i Greci,e i Romani (sempre quelli antichi) che invece usavano le pinzette oltre a fantasise ricette "fai da te".


Plinio il Vecchio (che deve aver ascoltato con attenzione molti discorsi tra donne) nel suo Naturalis Historia  suggeriva l’ utilizzo di una speciale pozione composta di “bacche di sambuco, olio di lentisco e feccia d’aceto bruciata”.


Dall'altro capo del mondo  la depilazione era prescritta secondo la legge, che imponeva l’uso di un miscuglio di calce e trisolfuro di arsenico per combattere i peli pubici. Con un impacco caldo... 
 
Le giapponesi usavano dei rimedi grossolani come il pellame dei pescecani essiccato: strofinando i peli(e facendosi un discutibile peeling)

E cosi' fino al 1500, Quando Caterina de’ Medici vietò che le donne in stato di gravidanza, si depilassero, per buona pace di molte finalmente  "più' peli per tutti"...

...fino a che non venne scoperto il nylon, calze trasparenti e gonne corte...non ve lo sto nemmeno a spiegare...
 
Il dopo guerra(quella vera) porto con se le strisce depilatorie , poi arrivo' la ceretta, che veniva stesa (cera e peli di chissa chi compresi) e strappata.

Cammin veloce facendo siamo arrivate fino alla cera al titanio, la depilazione ad ago e da ultima, la depilazione laser.
A grandi linee questo è quanto! Insomma è dal 3150 A.C. che bello vuol dire glabro!

3150+ 2014= 5164 anni che noi donne ci sottoponiamo a questa tortura!
5164 anni ... non sono serviti alla mutazione genetica per capire che a noi i peli non piacciono?? è vero sono un battito ci ciglia se pensiamo al pleistocene, quando tutti andavano in giro modello peluche...pero' cazzo, direte voi, gli uomini preistorici, in quei monenti lì, erano ciechi??

Vi svelo un segreto...lo sono ancora oggi!

Non crediate care donne di dargliela a bere, la vecchia scusa del mal di testa è stata superata dalle spiegazioni scientifiche (fare sesso aiuta a combattere l'emicrania) e quella del "non ho avuto tempo di fare la ceretta" non regge, a loro non gliene può' fregar di meno, altrimenti non si spiegano le depilazioni invernali modello braghettoni! 

L'avete sentita anche voi l'estetista che vi chiede: Totale o mezza gamba? lascio? tolgo? faccio un disegnino (un cuore? (peloso?!?) una freccia?  intanto sembra una discussione da salumiere, oltre a questo mi chiedo chi è quell'uomo che ha bisogno di indicazioni per trovarla?? il buon Gustave Courbet, qualche indicazione deve avervelo dato un  suggerimento o no? (e, no la freccia non indica il punto G, quello cari miei ve lo dovete andare a cercare da soli, ma state pur certi che avrete delle indicazioni sonore di tutto rispetto...)

La verità è che noi donne, ci depiliamo si, per noi stesse ma soprattutto per piacere agli uomini ... sia fatta la nostra vanità, e volontà! 

Quindi cara amiche, non vi lamentare mai con un uomo, cercando di spiegagli il dolore che provate durante la depilazione, non lo capirà mai e a un certo punto, quando sarete infoiate cercando di spiegargli nel dettaglio (evitate se potete le spiegazioni sulle posizioni imbarazzanti da depilazione) lui, candido, vi dirà, "perché ti fai tutto questo?" e se risponderete, per te amore, sappiate che una delle risposte che riceverete è ... ma "io amo te, pelazzi compresi"!

Detto questo fate un veloce controllo superficiale, e uno più approfondito in controluce e prenotatevi la ceretta, non sia mai che vi proponga di andare in piscina!