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mercoledì 17 dicembre 2014

141

scuola di Peshawar, in Pakistan, resta una mano sul cuore



  1. uno
  2. due
  3. tre
  4. quattro
  5. cinque
  6. sei
  7. sette
  8. otto
  9. nove
  10. dieci
  11. undici
  12. dodici
  13. tredici
  14. quattordici
  15. quindici
  16. sedici
  17. dicassette
  18. diciotto
  19. diciannove
  20. venti
  21. ventuno
  22. ventidue
  23. ventitre
  24. ventiquattro
  25. venticinque
  26. ventisei
  27. ventisette
  28. ventotto
  29. ventinove
  30. trenta
  31. trentuno
  32. trentadue
  33. trentatre
  34. trentaquattro
  35. trentacinque
  36. trentasei
  37. trentasette
  38. trentotto
  39. trentanove
  40. quaranta
  41. quantantuno
  42. quarantadue
  43. quarantatre
  44. quarantaquattro
  45. quatantacinque
  46. quarantasei
  47. quarantasette
  48. quarantotto
  49. quarantanove
  50. cinquanta
  51. cinquantuno
  52. cinquantadue
  53. cinquantatre
  54. cinquantaquattro
  55. cinquantacinque
  56. cinquantasei
  57. cinquantasette
  58. cinquantotto
  59. cinquantanove
  60. sessanta
  61. sessantuno
  62. sessantadue
  63. sessantatre
  64. sessantaquattro
  65. sessantacinque
  66. sessanrasei
  67. sessantasette
  68. sessantotto
  69. sessantanove
  70. settanta
  71. settantuno
  72. settantadue
  73. settantatre
  74. settantaquattro
  75. settantacinque
  76. settantasei
  77. settantasette
  78. settantotto
  79. settantanove
  80. ottanta
  81. ottantuno
  82. ottantadue
  83. ottantatre
  84. ottantaquattro
  85. ottantacinque
  86. ottantasei
  87. ottantasette
  88. ottantotto
  89. ottantanove
  90. novanta
  91. novantuno
  92. novantadue
  93. novantatre
  94. novantaquattro
  95. novantacinque
  96. novantasei
  97. novantasette
  98. novantotto
  99. novantanove
  100. cento
  101. centouno
  102. centodue
  103. centotre
  104. centoquattro
  105. centocinque
  106. centosei
  107. centosette
  108. centootto
  109. centonove
  110. centodieci
  111. centoundici
  112. centododici
  113. centrotredici
  114. centoquattordici
  115. centoquindici
  116. centosedici
  117. centodiciassette
  118. centodiciotto
  119. centodiciannove
  120. centoventi
  121. centoventuno
  122. centoventidue
  123. centoventitre
  124. centoventiquattro
  125. centoventicinque
  126. centoventisei
  127. centoventisette
  128. centoventotto
  129. centoventinove
  130. centotrenta
  131. centotrentuno
  132. centotrentadue 
  133. centotrentatre
  134. centotrentaquatto
  135. centatrentacinque
  136. centotrentasei
  137. centotrentasette
  138. centotrentotto
  139. centotrentanove
  140. centoquaranta
  141. centoquarantuno
BAMBINI 
UCCISI

.


martedì 16 dicembre 2014

Telelavoro

 

Italiani, sperare in un atto civile che crederemmo (condizionale, assolutamente presente) essere dovuto, ovvero:
le dimissioni irrevocabili da parte Giancarlo, è pura fantascienza.

Detto questo:

Il telelavoro è la "nuova" frontiera per prestare i propri servizi, comodamente da casa,  magari in  pigiama.

Da ieri anche Giancarlo Galan, il deputato di Forza Italia  può continuare a ricoprire la sua carica, da casa, più precisamente da Villa Cinto Uganeo.

Ha cercato di salvare Venezia dall'acqua alta (con il Mose) , ed stato accusato di corruzione.

Lo scorso Luglio il Parlamento ha dato l'ok per l'arresto.
(Giancarlo entra in carcere con una gamba ingessata. (le mani no?!?).
Passano quasi 5 mesi, in cui persevera nel dichiararsi innocente.

Adesso che il Natale si avvicina, decide di patteggiare, e così per 2 anni e 10 mesi e due milioni e seicentomila euro(che corrispondono circa a due anni di "stipendio" per "sbloccare" il progetto Mose)gli vengono concessi gli arresti domiciliari, e non gli viene revocato il mandato di Presidente della commissione Cultura.

Resterà dunque indagato profeta in patria, della qual "Cultura" mafiosa, nello specifico, pare essere profeta per davvero!


I colleghi di Forza Italia tacciono, quello del PD pure e hanno ragione perché applicano alla lettera quello che prevede la costituzione, tutelare la libertà di mandato, nonché di applicare la legge "mafiosa" dei nun saccio niente.
I Cinque Stelle, alzano la voce e chiedono alla Boldrini di cacciarlo, e come un mantra del tutto italico dice "non è compito mio", dispiacendosi un po.

Cercando di trovare i titolati, all'altezza, di salvare almeno la faccia di questo paese, i Cinque Stelle scrivono a tutti i Presidenti, nessuno risponde tranne uno, Brunetta(che ha difeso Giancarlo) 

 “Il Presidente di un gruppo non può intervenire in alcun modo per svolgere pressioni o indurre a dimissioni che il diritto parlamentare esclude. Tali pressioni sarebbero del tutto indebite”.

Le pressioni indebite, che oltraggiano l'onore di un pover uomo, inducendolo alle dimissioni?? ma stiamo scherzando??INACCETTABILI!
(Scusa Renato ma dei denari, indebiti finiti in mani amiche, che mi dici??)
"Renato Renato Renato tu sei un mostro di ingenuità", come cantava Mina.

In Italia, Renato, se un dipendente di una qualsiasi azienda viene sorpreso a rubare, solitamente non gli danno il premio produzione, sai, men che meno la possibilità di lavorare da casa, a maggior ragione se ha il culo appoggiato a un cadreghino imbottito.
Usate la Costituzione, traducendola come se fosse un testo sacro, non più ne meno di come si fa con il Corano, o la Bibbia, (ma dimmi, voi il digiuno il venerdì lo fate??)
E perché mai non dovreste? ad personam ci avete fatto le leggi!

 
Morale, Galan, esce da Opera, con 22 chili in meno, un accenno di depressione, causato dalla carcerazione preventiva, scegliendo di accettare l'inaccettabile, patteggiare, per ritornare a casa.
 Ad aspettarlo c'è la moglie Sandra, la piccola Margherita.

I legali, hanno intenzione di chiedere l'affidamento ai servizi sociali.

   (?!?!)
   /
O_O

A Cesano Boscone, ve ne prego!!!!!
I vecchietti sono già abituati ad avere a che fare con Forza Italia, non cerchiamo altri martiri, teniamoci buoni i sopravvissuti della Fondazione Sacra Famiglia.



giovedì 11 dicembre 2014

Dettagli scabrosi che lavano la coscienza.

                        



E ci ri-siamo.

Muore un bambino.

Per mano della sua mamma.
(si sa da pochi giorni, lo si crede da subito)

Finalmente il mostro c'è!

Condannata, da tutti, a prescindere, in unica soluzione.
Quella faccia non mi convince!

Della tragedia a chi gliene frega?

A nessuno, Loris è morto e la preoccupazione degli "addetti ai lavori" che questa storia ce la devono raccontare, si perde in mille dettagli.

Si trovano delle mutande, si cerca il pedofilo.

Passano le immagini della Mamma e si urla assassina.

Si intervistano i parenti, e ne vien fuori una famiglia disgraziata.

Si torna a scavare nel passato, e si raccontano traumi, che si crede  aiutino a giustificare un gesto crudele. 


Ancora??

Io sono stanca, sono stanca del rumore, che se ne fa.

Stanca di non avere alternative, di dover sentire e leggere in prima pagina i racconti continui ed invasivi, di dover essere una voyerista per conto di chi ha fame di dettagli, meglio se scabrosi o splatter.

Perché poi, va bene che noi adulti una ragione alla fine la troviamo, una ragione irragionevole che ci scagiona da tutte le paure, e che ci consola quando le porte di un carcere si chiudono.

Ed è tutto finito, per noi.

Pronti a concentrarci su altro, sul banale, finalmente!

Ma noi adulti dovremmo avere parole e ricordare che queste cose vanno spiegate, e non perché non accadano più', ma perché accadranno ancora e sempre.

Abbiamo il dovere di spiegare che la vita è difficile e spesso non siamo capaci di gestire gli imprevisti, dobbiamo riconoscerci la debolezza di non essere perfetti, e magari spiegatelo ai vostri figli, prima che la ferocia prenda il sopravvento.

Spiegategli che non siete i migliori del mondo e che a volte è meglio che vi stiano alla larga.

Spiegategli che siete umani e che potete sbagliare.

Spiegategli che ci sono genitori che uccidono, siate pronti a rispondere al gioco dei perché.

E che ci sono figli che muoiono perché si fidano ciecamente.

 Vale il contrario, anche i figli uccidono.

Ma finché non saranno abbastanza alti e abbastanza forti, non potranno farlo e voi sarete salvi.

Perché i bambini per alcuni sono un dono del cielo, per altri un errore madornale.

E non esiste ragione al mondo perchè certe cose succedano, certo non succederanno a voi.

Solo che voi, noi e io siamo parte di questo mondo.


E in questo mondo, non c'è modo di morire sani e salvi.



A meno che non siate Loris, Samuele, Ale, o....

Insomma a meno che non siate privati della possibilità di crescere, per decidere se salvarvi o no! 

 


mercoledì 3 dicembre 2014

Selvatica tracotanza...si salvi chi puo'!

Oggi in Edicola oggi...tanta roba!


Il Twett delle 3.25 P.M.

@matteosalvinimi a Oggi: "costruirò un'alternativa a Renzi in tutta Italia... ". Domani in edicola! 

Ci ho messo dieci  minuti, dieci interminabili minuti a capire che no, non era un "simpatico" fake.

Evidentemente qualcuno della sua cerchia l'ha tradito, riuscendo a fargli credere, che sì quell'intervista con relativa foto in copertina, era l'idea che tutti gli indecisi stavano aspettando.

E Matteo che in fondo è un uomo semplice, ci ha creduto e ha fatto del suo meglio.

Dicevo ci ho messo dieci minuti, e in quei dieci minuti non credo di aver avuto un'espressione facciale del tutto chiara.

Poi ho pensato a tutti quei poveri cristi che, in Salvini ci credono e continuano a postare sui vari social le illuminatissime parole del loro Leader, mi sono chiesta in che modo avrebbero spiegato cotanta tracotanza di selvatica genialità.

Scorro la pagina FB, tutti i Pro Salvini tacciono, il silenzio è imbarazzante almeno quanto la fotografia di copertina. 


Ed è fin troppo evidente che non hanno un gran senso dell'umorismo, nessuno si lancia in seppur estremo salvataggio del buon Matteo.

Si Salvi(..) chi può'!?!?

Mi diverto molto a leggere i commenti, di parte, alla foto.
Eh sì, perché invece quelli dall'altra parte non si risparmiano, in situazioni "normali" figurarsi adesso, che l'occasione è servita su un piatto d'argento!

Il Popolo italico, quando succedono fatti del genere, improvvisamente si sveglia e reagisce , dimostrando di essere intelligentissimo, ben  informato e in splendida forma, non riflette con toni cupi, esplode a fuoco d'artificio! 

Festeggiando la Cameriera (FB) che porta la testa(di Matteo), siamo tutti lì, a spintonarci intorno al Buffet.

Un buffet ghiotto, di satira ma privo di bollicine...che tanto stuzzicano altri appetiti.

Niente da fare, in quel senso questa foto è un flop pazzesco, anche se a dire il vero credo che in giro di gente, "di la bocca buona",  ce ne sia in abbondanza.

Sono in lacrime, non mi è chiaro se rido per non piangere o piango perché non c'è un cazzo da ridere.

A questo punto, visto che peggio non può (proprio) venire leggo i titoli.
  
La domanda del giornalista è diretta, spietata.

Affideresti l'Italia a  quest'uomo?

Ma che razza (ops) di domanda è?
La domanda giusta e corretta è PERCHE' MAI dovrei voler affidare il Paese a uno che se ne sta nudo con una cravatta verde??!?!
(non che con la felpona stia meglio, tra l'altro)

Ancora confusione...

Faccio cose, cerco distrazioni, ma niente il Desnudo sta sempre lì, con la sua faccina, che disgraziatamente non è neanche maliziosa, non lo è , neanche un po'!
 
 Toccherà comprare il giornale, dando ragione al gruppo  RCS Media Group (per esteso, Rizzoli-Corriere della Sera Media Group S.p.A., perché non posso aspettare di avere l'influenza per andare dal dottore a sfogliare Oggi.

Poi una risposta mi arriva improvvisamente, fidandomi del Tweet di Matteo, che promette di costruire un'alternativa a Renzi in tutta Italia.

La mia risposta alla domanda in copertina dunque è: sì affiderei L'Italia (tutta) a quest'uomo nudo, ma facciamo presto, che poi ha altri clienti!

Questa mattina, alla radio passa anche la risposta di Gasparri.

"Salvini non può guidare il centro destra perché ha l'orecchino."

AH beh, mi sembra più che convincente.













lunedì 1 dicembre 2014

Full Monty


Cari Cittadini di Biassono,

Sono certa che anche nei vostri cinema è stato proiettato lo scandaloso Film Full Monty.
E' vero che era il 1997, è vero che con prontezza di spirito e animo nobile avete resistito alla tentazione e, con orgoglio lottato per poter rappresentare questo paese forte di spirito e casto nei sentimenti.
Vi sono dunque, vicina per lo Scandalo che ha colpito Voi, onesti cittadini lavoratori.
Sono altresì vicina al Gruppo d'opposizione "Lista per Biassono" che nella giornata di ieri ha richiesto un consiglio comunale per discutere esclusivamente della scandalosa vicenda che vede un servitore della comunità, in atteggiamenti "compromettenti".
Tuttavia Vi invito a una riflessione profonda, dell'intera vicenda, invitandovi a guardare fiduciosi all'orizzonte con fede fervida e cercando le vostre radici Cristiane, per perdonare, perdonare, perdonare il peccatore!

Cordialità.

Pamela Giampietro.


Tutti i residenti a Biassono, e i facenti parte del Movimento "lista per Biassono" sono invitati a sospendere la lettura, i contenuti  espliciti potrebbero turbare la vostra sensibilità, si consiglia la lettura con la presenza di un adulto.





                                                 




Ho cercato informazioni, non sui vigili, ma sull'indignato movimento "Lista per Biassono" in due parole "Basta Lega"

I volantini, sono imbarazzanti, non tanto per i contenuti (in effetti sì anche per i contenuti), quanto per la grafica, ci sono emoticon (molte emoticon) a inizio pagina, è stato scomodato pure  Omar Simpson, come testimonial d'eccezione per spiegare la cementificazione selvaggia che sta colpendo il territorio (sempre di Biassono).

Vorrei giustificare l'orrore con un presunto e maldestro tentativo di usare un linguaggio vicino ai giovani per coinvolgerli, e spiegargli il loro futuro con ironia, magari al bar Vergnano di piazza Italia la domenica mattina, per un caffè in compagnia. (è un invito ufficiale, giuro!)

Ne deduco, proprio anche no!

Il fatto è che l'ironia non la sanno applicare, la appiccicano sulla carta, ma non sulla loro faccia.

Insomma gridare alla scandalo, convocare un consiglio comunale la domenica (accidenti salta il caffè in compagnia!)  esponendo uno striscione realizzato con fogli di carta A4 con la scritta  “dimissioni” rivolto al primo cittadino  mi par un tantino esagerato.
 (E' vero la giunta  è in maggioranza leghista,  loro li ricordano  i travestimenti del rappresentante Buonanno, ma chiamare d'urgenza il Sindaco, la domenica mattina è crudele)

Per di più la "scandalosa vicenda" non è del tutto chiara e le feste sono presunte.

Ma hanno ragione in fondo.

Il Video che il giornale locale  il Cittadino ha (immagino)  premurosamente girato al Corriere della Sera è vero (e oggettivamente brutto.)


Si vede un vigile, con il cappello d'ordinanza,  gli stivali, il cinturone e i guanti,  in mutante che "balla" (?!?!)  su una scrivania di un ufficio.

Ok non è un bel vedere.

Non lo è perché il vigile era in servizio, e in servizio queste cose non si fanno.

Ma soprattutto non è un bel vedere perché il vigile in questione indossa una biancheria intima più simile a un pannolone della serenity (per adulti incontinenti) che a una mutanda giusta per l'occasione.

Ecco il punto e per una volta vediamola divertente l'incontinenza.

Stanno urlando allo scandalo, per un pirla che balla su una scrivania? Ma davveero??
(Stanno è riferito al giornale locale, che in parte capisco, ma anche al Corriere della Sera che riporta la notizia nella sezione Corriere TV, con tanto di video.)

Io mi auguro che in questa vicenda ci sia sotto, il peggio del peggio a cui ci siamo abituati, ai festini della Capitale, con tanto di travestimenti, droga e sesso spinto, o a quelli dei vicini di casa di Arcore, che sono finiti in tribunale a raccontarci tutti i pruriginosi dettagli, perché altrimenti la parola scandalo, mi fa più' ridere del vigile in mutande.

Oh donne, ma non è forse l'uomo in divisa che vi piace tanto?

Faccio appello alle donne, che l'8 marzo, per la loro festa, si vestono da sparo per andare nei locali a sventolare mazzetti di mimose al ritmo della colonna sonora di Full Monty, beh sapendo che prima o poi apparirà un palestrato vestito da marinaretto.

Ecco vedetelo come una anticipazione, perché in fondo, voi l'8 marzo lo festeggiate, e in tante e anche a Biassono.

Gli uomini si indignino almeno finché non passerà un video con una vigilessa.



Quando avrete pareggiato i conti fatemi sapere, perché quello che accade in servizio, a volte va ben oltre il ballo, le feste, e le mutande.



E in Italia, purtroppo lo sappiamo bene, e avete il dovere di  saperlo anche voi.



Non guardate le mutande, guardate il cinturone, è lì troverete le domande senza risposta dei parenti di Stefano, Federico e di tutte le vittime dei pestaggi da parte di chi dovrebbe tutelarvi e tutelare i vostri figli,  poi avrete la libertà di urlare allo scandalo, come e quanto vi pare.
 



venerdì 28 novembre 2014

Torero Torero olè!

Te fanno gira' a' capa sti ''fumette,''
guardannote 'into' 'o specchio
vuoi fare il Toreador
comme fanno a Santafe',
comme fanno ad ''Ollivud"
e cu' sta scusa, oi ni, nun studie cchiu'!...
                                  Renato Carosone



Patrizia Piange.

E abbandona l'aula di Tribunale, durante il processo a Bari.

L'accusa è di aver portato 26 donne, (alcune di professione escort) nelle residenze dell'ex Cavaliere.

Perché piange Patrizia?

Perché i Pm le fanno ascoltare una registrazione telefonica in cui lei, pattuiva 200 euro per una prestazione sessuale.

E lo credo che piange, 200 euro, per partecipare a un'orgia, evidentemente ora, quelle 200 euro le sembrano un insulto.

Ora!

Perchè prima invece, parevano essere un compenso adeguato per gli sguardi "cavallereschi".

Clarissa, Licia e lei, le prescelte.

Solo che il triangolo lei non l'aveva considerato e sul più bello lei fugge in lacrime e si rifugia in bagno.(L'immagine di B. seduto a bordo vasca e di Patrizia seduta sul Water non mi abbandona, scusate!)

A questo punto che succede??

Succede che i buon B. la raggiunge, la calma e  le mostra  un libro con tutte le ville che possiede nel mondo. Tutte! 

Quando finalmente, si convince ad uscire dal bagno e si guarda intorno, non può che non notare i piccoli oggetti preziosi sparsi per casa, a forma di farfallina, da regalare alle ospiti.

Il premio di consolazione, le asciuga le lacrime!

Questo la prima volta in cui era "ospite", e in cui probabilmente riceve e non dona la farfallina.


Il secondo invito, giunge, e la cosa si fa seria.
 
B. ha spiegato Patrizia,  comincia ad accarezzarla davanti alle altre ragazze e lei si imbarazza, scappa (di nuovo) in bagno e allora B. la rincorre (di nuovo), ma questa volta il librone delle favole lo porta in camera da letto. 
Sul letto, quel letto, regalo di Putin.

Lei decide che la seconda è quella buona per risolvere definitivamente i suoi problemi economici a Bari.

Ma non solo, da gran signore qual'è B, dopo aver ottenuto ciò che voleva, le dedica delle poesie, sottolineando che "gli uomini non sono tutti uguali".

E beh, di solito le poesie gli uomini, le dicono prima e non dopo.

Di solito non hanno a disposizione un book di tutti i loro possedimenti.

Di solito gli uomini non hanno la casa invasa da soprammobili preziosi a forma di farfallina.

Di solito la farfallina, la porta lei, e sempre di solito la porta  gratuitamente.

A questo punto mi sento in dovere di informare (gli uomini con il B. Factor) che il nuovo must, è un catalogo Immobiliare di tutto rispetto, e poeticamente raccontato, è bene saperlo, se vi piacciono le Patrizie plebee.

E le donne "Patrizia"? che si allenino a fuggire e piangere.
In amore si sa, vince chi fugge.

Riuscite a immaginarvelo?

Riuscite ad immaginare la fatica che questo pover uomo è stato costretto a fare per portarsi a letto Patrizia?

E vestiti a modino, e pensa al cadeaux, e compra ville e villoni per far scena e ripassa le poesie, e allenati a recitarle, e disdici l'appuntamento con Obama, e allena il tatto cavalleresco per farla sentire l'unica donna al mondo, e caccia le altre due quando vedi che lei è in imbarazzo, e carica la pompetta, e dai disposizioni al personale, e che fatica avere il B. Factor.



Vi prego, andate a guardare il sito ufficiale della D'Addario, (patriziadaddario.net) apprezzatene la colonna sonora scelta per la presentazione della prima pagina, e solo poi guardate le foto. 



E POI DITEMI COME CAZZO è POSSIBILE CHE B. ABBIA POTUTO PENSARE A UN "COMPENSO" PER SCOPARSELA??
 
IO PROPRIO non capisco!

E per di più il compenso di soli 200 euro?!?!?

E DAI PERO'!!!!!! 
UN PO' DI BUONGUSTO TORERO!

martedì 25 novembre 2014

Imbarazzante è: il pettinatissimo Priapo.

 
22 Novembre 2014 -Milano-


Il 22 Novembre Milano è stata colpita da un attacco d'arte.

Solo che "l'opera" questa volta non è di  Maurizio Cattelan, non sono bambini impiccati a un albero, ma cazzoni ben piantati su un piedistallo.

"Opera " che Repubblica definisce "hard", duro.

Che quando si tratta di genitali maschili, oltre a essere il preludio di un buon inizio, è da sempre rappresentazione del culto della fertilità e quindi in parole spicce, un portafortuna.


Opera che se vogliamo lascia spazio a mille interpretazioni, a partire dalla location scelta, Corso indipendenza.

Analizzo.

L'indipendenza è la situazione in cui un Paese non è sottomesso all'autorità di un altro.

E non è il nostro caso.

Proseguo.

Fertilità rappresentata dal fallo, auspicio di buona fortuna, più è grande il fallo, più fortuna si augura. 

Siamo ormai (e finalmente) stati disarcionati dal cavallo di uno stallone (o stalliere, fate voi)


Ma qualcuno sente il bisogno di ricordarci, che non è merito nostro? Forse!


Non è noto il nome dell'artista, e neanche il significato simbolico che lo stesso vuole ci arrivi come messaggio, è quindi aperto il gioco delle ipotesi.

Ma il messaggio a me sembra piuttosto chiaro.

Per la verità i messaggi sono cinque! 


Grandi, grossi e chiari.

Ma c'è di più.

La gallerista, improvvisata, che ha scoperto l'opera è Silvia Sardone, membro (guarda un po') della segreteria regionale di Forza Italia, che presa dalla sua attività di "movimentismo sul territorio", compie un mirabile lavoro, fotografa a 360 gradi l'opera e  ne parla come "una scultura imbarazzante".

Dovrei tacere, ignorare le origini politiche di Silvia, ed essere d'accordo con lei, se non altro per il perbenismo diffuso e profuso che vogliamo ci sia appiccicato in fronte in quanto donne, quando si parla di cazzi.


La parola "imbarazzante" detta da una casta suorina, suonerebbe corretta, per una serie di ovvie ragioni.

Il fatto che ad usarla (abusandone) sia un componente della segretaria di Forza Italia, imbarazza me. 

Ma dico io, proprio un membro di Forza Italia???
Il partito fallo-centrico per eccellenza!


Splendido ricordare la battutona, una tra le mille che B. fece alla dipendente di Green Power "scusi lei viene? quante volte? con che distanza temporale?"
oppure "Complimenti, siete così brave che mi viene voglia di invitarvi al bunga bunga!"

Di che imbarazzo stiamo parlando?

Forse di quello snervante a tratti grottesco, che per  anni B. ci ha propinato, e su cui ha, drammaticamente, lo dico io, fortunatamente deve aver pensato B. basato le sue scelte politiche, servendoci battute da Bar in gran quantità in tempi scenici di pessimo gusto.

Oppure di quello che vede  le nuove leve del partito, scelte tramite "casting", non colloqui.

A proposito di questo le zelante e improvvisata fotografa Silvia dice basta!
"basta casting perché, dice, rischiamo di diventare il partito delle figurine, ci vogliono menti e braccia in grado di fare proposte e organizzare gazebo, prima ancora che volti capaci di stare in TV."

Rischiamo di diventare?????? D.I.V.E.N.T.A.R.E.???

Ha sbagliato partito??? 

Si è resa complice della diffusione dell'imbarazzo, non tanto di quello artistico, quanto di quello più generale, di non voler dichiarare morto il pettinatissimo Priapo del nostri giorni e Fooooorza Iiiitaliaaaaa!

Perché se i volti, nuovi, hanno l'ardire di voler fare nuove proposte, o hanno scelto il partito sbagliato o si sono fatte possedere dalla sindrome di Stendhal verso "l'opera d'arte" sbagliata.


Che non è certo quella in Corso Indipendenza a Milano.
  
Nonostante ciò, auguro a tutti, tachicardia, capogiri, vertigini confusione e stati allucinatori, guardando l'opera hard di Corso indipendenza.

Stategli davanti con i piedi ben piantati a terra, e mi raccomando state dritti, se vi cade qualcosa dalle mani, non chinatevi, perchè le intenzioni e i messaggi dell'artista, a volte, e purtroppo, sono piuttosto ovvi!









lunedì 24 novembre 2014

Avamposto 42 verso il FuturA (e le scarpe sono rosa)


Il poster fantascientifico della Expedition 42



Samantha è partita alle 22.01 di ieri.

Samantha è una donna.

Ho detto donna, ma per convincermi ci ho messo un po.

Insomma donna sì, e ben oltre il concetto di "donna con le palle".

E non perché nella sua valigia ci sono solo magliette orrende e pantaloni taglio uomo, ma perché il concetto di femminilità per me, è difficilmente applicabile nello Spazio, e l'evidenza è che Samantha è la prima donna italiana ad andare nello Spazio, nello Spazio ci si va da dal 1960, e le donne dal 16 giugno del 1963.
 
Ho seguito il lancio, della "missione futurA", e mi sono domandata che razza di emozioni si provano in una situazione del genere.

Per capirci, l'essere umano (di genere femminile) allenato a comportarsi nel modo umanamente meno emotivo possibile, riesce a convincersi che "Don't panic" è una reale necessità di sopravvivenza?

Questo mi chiedevo ieri, durante il final countdown. 
Me lo chiedevo in quanto donna, ben sapendo che, è l'emotività che ci ha sempre fregato.

Insomma final può' voler dire final davvero, e la possibilità non è poi così remota, e Samantha lo sa.

Tanto che del suo ritorno, dice "il mio ritorno è previsto".

Previsto, ipotizzato, supposto, insomma ci siamo capiti.

La risposta è arrivata da sé , quando il pupazzetto che gli penzolava davanti alla faccia ha cominciato a volteggiare, e lei , con un sorriso vero stampato in faccia, non ha potuto resistere alla tentazione di guardar dal "finestrino", verso il buio, e con un movimento impacciato dai giganteschi guanti, ha chiesto un "passaggio in autostop"!

Se la fa facile lei, perché mai dovremmo farla difficile noi? 

Cambiando i punti di vista (femminili) , il risultato delle domande terrestri, nello spazio trovano una facile soluzione.

Acquietando, e di non poco, la mia emotività.

Prima di partire con stupefacente semplicità, ha stilato una lista delle altre cose da fare a gravità zero, una delle tante è:

Non doverti mai chiedere: quali scarpe metto oggi?

Insomma, è innegabilmente donna!

(Ovviamente le scarpe non centrano, ma tirarle in ballo in modo intelligentissimo la avvicina all'umano!)

La prima donna italiana nello Spazio!

Il futuro finisce per A, come missione FuturA, come SamanthA.

Buon viaggio!






giovedì 20 novembre 2014

L'ultima sigaretta!



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Tremila è una cifra considerevole.

Speculativamente fossero euro, una vacanza di tutto rispetto.

Trattandosi di persone, per di più morte, sono funerali con bare di lusso, molti fiori, e, una più che degna sepoltura. 

In teoria.

Solo che la dignità, è stata negata, tanto alla sepoltura, quanto al sepolto, compresi i restanti indignatissimi parenti.

Loro urlano "vergogna vergogna".

Hanno ragione, e sono fin troppo civili ed educati per questo paese che infierisce ancora sulla loro vita, e su quel posto vuoto, che renderà triste un natale dopo l'altro.

La cassazione annulla la condanna Eternit di Casale Monferrato.

Il verdetto annulla quindi i risarcimenti ai famigliari, e le istituzioni locali.

Come se bastasse del denaro, a ripagare il vuoto.

Quel denaro che non solo non arriverà, c'è anche quello che uno dei parenti delle vittime dovrà versare per il pagamento delle spese processuali, perché escluso dal diritto agli indennizzi.



Cornuto e mazziato, un po' più degli altri duemilanovecentonovantanove.



Insomma nel peggio, c'è anche il peggio del peggio.



La sentenza annullata è quella di giugno che chiedeva 18 anni di reclusione per disastro ambientale  doloso al Manager svizzero
Stephan Schmidheiny.

Lo stesso che, alla lettura della sentenza, che lo assolve ha l'ardire di pronunciare una genialità sconfortante: 
"Basta con processi ingiustificati!"

Ingiustificati punto esclamativo, ci avesse anche messo una parolaccia, avrebbe rafforzato il concetto, non fosse chiara l'intenzione.

Perché questo è, per lui, processi senza senso e gente che secondo lui si sarebbe ammalata per pura fatalità.

In barba a tutto ciò che forse non si sapeva nel 1966, ma si sa oggi, e cioè che l'amianto uccide.

Non si sapeva nel 66, si è saputo dal 70, e per quarant'anni si è continuato a lavorare amianto, senza dotare i lavoratori dei dispositivi di protezione, che è uguale alla consapevolezza di essere assassini.

Ma lui non si sente un assassino e il processo serve a confermare che lo svizzero ha ragione.

Riposino in pace i morti,con la consapevolezza di essere coperti da un terreno malato, che nutrirà i propri restanti cari.

Gli attuali 800 malati?

Che non facciano tante storie! 
Lo stato italiano prevede cure gratuite per tutti, e quindi un posto riservato in un ospedale pubblico per morire. 
Nella migliore delle ipotesi i parenti verranno omaggiati di un paravento da mettere tra il letto del moribondo e quello che è meglio non veda ciò che gli  toccherà in sorte.
Discrezione e rispetto per la morte insomma, non siamo mica animali! 
D'altra parte poi, cosa hanno gli ospedali italiani di diverso da quelli svizzeri?

Si mettano tutti il cuore in pace, tocca rassegnarsi alla giustizia ingiusta, e puntare su un processo bis, diluendo la pena con il tempo che passerà.

Perché il buon Stephan qualcosa l'ha fatta quando si è reso conto della moria del "suoi" operai.

Li ha invitati, a smettere di fumare!

Che crudeltà negare l'ultima sigaretta a tremila condannati a morte.

Non trovate?







mercoledì 19 novembre 2014

Lo spirito combattivo, si perde in un bicchier d'acqua.





Il mio trucco, per l'addormentamento non molesto prevede un racconto, uno diverso tutte le sere.

Ieri sera, ho tirato in ballo Diego De Silva, un "amico" di corta data, lo leggo da pochi mesi, Diego mi piace per il suo modo di scrivere e pensare in parole. 
Scrive dialoghi in cui "dice" e mette tra parentesi ciò che avrebbe voluto dire, ne viene fuori un personaggio borderline saggiamente divertente.

Nascono discorsi comuni e confusi sulla realtà umana, in cui si dice per convenzione, si sottintende per educazione, si pensa in privato come premio di consolazione.

Tutto questo per arrivare a capire perché ancora si parla della Uveite di B. e del becero modo in cui giornalisti accreditati hanno fatto “copia incolla”


Su chi deve far presa questa volta?

Per i comuni mortali è poco più di una congiuntivite, ma siccome giochiamo a "fàmo a chi sta peggio" parliano di Uveite, di dolore,  di cortisonici e di perdita della vista.

Punito, e dire che la Chiesa ti aveva avvertito!

Questa volta, ha riferito Mario Stirpe, presidente della Commissione del Ministero della Salute per la prevenzione della cecità', B. ha avuto una recidiva, una ricaduta che dovrà' essere trattata.

Cioè, per capirci, si è scomodato il presidente del ministero della salute, per informarci sulla salute, di un ex, solo che questa volta pur evidenziando l'aspetto tragico, non gliene frega niente a nessuno.
L'unico che probabilmente sta facendo i salti di gioia è Dudu', volesse il cielo la cecità, non sarebbe più' costretto a pirlare per riportar palline.

"E' in buone condizioni e sempre con lo stesso spirito combattivo"

Della serie, ce la farà, ancora, perché il sottotitolo dice, non tanto della salute sua, quanto della Nostra.



Non c'è gradualità nell'accadere delle cose.



Le cose succedono, come le malattie psicosomatiche.



B. è la nostra malattia psicosomatica.



Inutile aprire un inchiesta, ricercare le cause.



La medicina non è propriamente una scienza esatta, e quando non sa che pesci prendere, ti dice che sei stressato, una roba che ci sta sempre e ti evita di aprire una trattativa con te stesso per capire, quando sei uscito di casa senza la maglia della salute.

Lo stress, è figo, dice che sei in piena attività, dice che sei al mondo e che vivi forte.

Secondo le abitudini poco razionali della modernità.

Applicato il concetto all'affare B. suona più o meno così:

Sei stressato, ma la buona notizia è  che non sei solo. 
Ancora una volta, non sei solo a portare la croce.

Con te, oltre ai comuni mortali, che fanno le code e prenotano visite urgenti a distanza di mesi, c'è anche lui.

La tua croce la porti tu, la sua la portiamo tutti,in un afflato di commiserazione mista a menefreghismo collettivo?
MAGARI!
Serve a farci sentire che siamo miseramente umani, tutti!

 E' umano, come te, in ospedale mette il pigiamino come te, e viene ricoverato, non proprio come te.

Poco importa, il suo passare da super eroe a fragile essere umano,  lo avvicina alla mediocrità che ci meritiamo leggendo il bollettino medico sui giornali.

Quel che importa è che non è una di quelle notizie fresche nel momento giusto, è piuttosto un pessimo deja vue, riproposto, senza scopo apparente!

La buona notizia è che non ci sarà un susseguirsi di "bollettini medici"  è già finita, (e questo la dice lunga) lui è tornato a casa.

E' il tempo di, l'ora di, Renzi e del Koala Australiano (anche questo la dice lunga)

Ecco perché siamo stressati, e somatizziamo!

Dunque: Prima di correre in farmacia a spendere i vostri 80 euro in medicine, provate un metodo semplice: mi sento di suggerirvi, prima di colazione, un bicchiere d'acqua, "fa bene bere un bicchiere d'acqua alla mattina", lo dice il medico e anche Nanni Moretti, in -caro diario-

Disintossica, e se raggiunge lo scopo, vi farà cagare, un po' come leggere queste notizie sul giornale.

Il consiglio dunque è: Fate del bene al vostro intestino, preservatevi la vista,e permettetevi il lusso di non perdere di vista l'innegabile voglia di essere penosamente stressati.




















venerdì 14 novembre 2014

Scuole pro omosessuali cercasi




Titolo: Milano, la Curia ai professori di religione "segnalateci le scuole pro omosessuali".

A più di 6000 insegnanti (di religione) è stata recapitata on line la missiva, da parte di Don Landi, collaboratore di Don Gian Battista Rota.

Quando pero', a qualche Prof, è venuta l'idea di renderla pubblica, inviandola a Repubblica, la lettera è sparita, insieme alla tabella da compilare.

La Curia, prima l'ha chiamata "indagine informale" e in serata questa indagine ha trovato la solita traduzione in "interpretazione sbagliata" da parte dei lettori tutti, insegnanti di religione qualche.

Sono passate 23 ore, e la richiesta di "percezione precisa" della Chiesa in fatto di Gender trova, almeno in me, la chiara percezione che non ci siamo!

Invito, Rota, a rileggere quanto scrivono i suoi collaboratori e lo invito a dettare in una lingua che conosce bene, come il latino ad esempio, così da evitare interpretazioni pruriginose da parte della collettività.

Perché la Curia, nell'intento, probabilmente aveva intenzione di proteggere le sue pecorelle, recuperare quelle smarrite, e aumentare il gregge  "per presentare, dentro la società plurale, la visione cristiana della sessualità in modo corretto e rispettoso di tutti”.

Le iniziative culturali, proposte dalle scuole sui temi di attualità, interessano Don Rota.

E ho un dubbio, ma non lo posso dire.

La scuola si trincera, perché ancora gli insegnanti intelligenti esistono, e loro si che, proteggono il loro lavoro, e i loro studenti.
Li proteggono dalla religione che insegnano, li proteggono dalle false storie, in cui l'oratorio è l'Eden dove imparare l'amore per il prossimo (se è vestito di nero, tanto meglio).

Perché alla Curia milanese interessa la visione cristiana della sessualità? 
Esiste un modo corretto e rispettoso di fare sesso secondo Dio?


Certo che si, la ricetta ufficiale prevede  un uomo, una donna e i figli che Dio vorrà donargli e zero divertimento (e quella ricetta ufficiosa, indecente e sconvolgente mi sento di definirla Cristianità fusion!)

E adesso lo dico.

I preti pedofili, e violentatori di ragazzini minorenni non sanno leggere i ricettari ufficiali!

E non è questa la cosa grave.

Grave è chiedere un anagrafe delle vittime, grave è il lavaggio di coscienza e il senso di colpevolezza che creano nei predestinati.

Grave è interessarsi di sesso chiamandolo corretto.

Da che pulpito viene la predica?

Non hanno le idee chiare neanche i ragazzini, nell'età delicata in cui si trovano, testano, provano assaggiano, e dati gli ormoni impazziti si "conoscono" spesso da soli, per conto dei loro ormoni , e alla favoletta del diventare ciechi, non credono più.

Sarebbe bene chiarire un concetto, di base.

Nessuno diventa, tutti nascono.
Nascono con un Dna preciso, con delle pulsioni precise, e crescono con gran confusione, perché devono spiegare cio' che è la loro natura.

Non sto parlando di Adamo ed Eva, ma di Adamo- Adamo e di Eva-Eva.

E dunque non del paradiso celeste, ma dell'inferno terrestre in cui sono stati messi al mondo e in cui gli tocca vivere, ogni giorno.

La Curia voyerista chiede il conto, in nome e per conto del suo principale.
Mentre Papa Francesco sorride spalancando le braccia, i suoi operatori tacciono e chiedono bisbigli, guardando dal buco della serratura, e quel che è peggio è che sono in cerca di devoti affiliati.



Io davvero non avrei voluto tirare in ballo di preti pedofili, ma se di sesso gay sto scrivendo, sarebbe bene che prima di insegnare la visione cristiana della sessualità, avessero tutti gli addottrinatori, una visione normale del mondo che li circonda.

Perché poi non basta chiedere scusa, far sparire le prove, dire tante preghierine, e suicidarsi per la vergogna.

Non basta morire per essere dimenticati!
 



mercoledì 22 ottobre 2014

Piccoli caimani




Diciamocelo francamente, abbiamo esagerato.

Ed è ora di rendersene conto e chiedere scusa.

Ormai, parliamo di politica sempre e lo facciamo in presenza di minori, e loro che hanno un cervellino curioso che assorbe in fretta, capiscono quello che possono, e si fanno un'idea politica a sei anni e non solo, sanno come stare al mondo e chi sono gli uomini cattivi da cui prendere esempio.

Riescono a spiegare con una chiarezza (che dovrebbe imbarazzarci) che, se non hanno ricevuto il castello delle fate, è per colpa delle tasse, e che se i genitori gli danno la "paghetta" poi non gliela fanno spendere, finisce tutto in un grande salvadanaio, e loro lo stanno a guardare, sono colpiti dalla "spending review" per obbligo dei grandi.

Genitori come la manovra (lacrime e sangue) di Monti.

Molte lacrime, alcune volte il sangue.

Un bimbo, a cui viene chiesto se con tre euro di paghetta ci sta dentro, lui dice di si, il suo sguardo da Caimano fiero mi preoccupa.

Un altro dice che Renzi e B. ci stanno rubando tutto, inquietante una bimbA di 9 anni che dichiara "se voglio una cosa io me la prendo!"

Insomma sanno chi sono Renzi, e B. perché a casa se ne parla, se ne parla molto.

Sanno che Renzi piace alla mamma e che i loro papà vorrebbero (segretamente) essere come B. per essere invitati alle feste. 

E che forse mamma e papa' faranno una festa privata e che se tutto andrà bene gli daranno 80 euro per il loro divertimento procreativo.

Sanno che dovranno lavorare duro quando saranno grandi, e chiedono una magia, crescere il fretta per guadagnare soldi ed essere indipendenti (forse 7 anni il bambino che la magia questa, la chiede)

Nessuno si è preso la briga di far vedere loro, le magie vere!

Forse i genitori di queste creature hanno riso, perché sentir parlare il politichese dai bambini fa ridere.

Io mi sono sorpresa e spaventata un po.( ho anche segretamente lacrimato un po)

Perché la crisi vale per tutti, adulti e bambini.

Ma da parte degli adulti usare la crisi come "scusa" per pararsi il culo della proprie mancanze affettive non è onesto.

Gli adulti se la spiegano, ne parlano, si arrabbiano, e va bene.

Non va bene invece che i bambini la conoscano, e abbiano la capacità di arrabbiarsi e ancora che abbiamo dei motivi di senso compiuto per farlo.

E i motivi non sono il castello delle fate non comprato, o l'insegnare loro a risparmiare, sono i genitori incazzati con cui loro non riescono a giocare.


E hanno 6/7 anni.


E hanno genitori che li iscrivono nelle migliori scuole per fargli frequentare l'ambiente giusto, incanalando la loro energia, perché capiscano come va il mondo e come ci si sta al mondo, questo a sei anni, ma anche prima, dall'asilo se si può'.

Stiamo creando dei piccoli mostri, e lo sto facendo anche io che di figli ancora non ne ho.

Non gli stiamo insegnando il valore della comunità e della solidarietà.

Li stiamo facendo vedere durezza della vita, troppo presto.

Ai tempi miei si giocava costruendo case e alberghi a suon di dadi, ci si annoiava presto e la partita a Monopoli non si finiva quasi mai, ci era concesso di annoiarci.

Oggi i bambini (che sono figli di quelli che si annoiavano a giocare a Monopoli) sono diventati le pedine di un Monopoli più vasto, finiscono sempre sulla casella imprevisti o probabilità.

Quante capacità hanno di risolvere un imprevisto?

Vorrei dire poche e invece penso Infinite, perché con ogni probabilità gli racconteremo che non è che mamma non vuole e che Renzi è cattivo, e mamma non può. 


E gli insegniamo ad odiare e a diventare Caimani, ora sono piccoli ma cresceranno insieme ai loro denti.

L'estate scorsa all'asilo di fronte a casa mia, insegnavano ai bambini l'inno nazionale, in vista dei mondiali.

Sentire dalle loro vocine "siam pronti alla morte, siam pronti alla morte, siam proonti alla morte l'Italia chiamo' Sì!

Mi han fatto rabbrividire prima, pensare poi, che forse i mondiali non c'entravano li stavano semplicemente preparando al futuro! 


Tutto questo succedeva Dimartedì, da Floris.