Il poster fantascientifico della Expedition 42 |
Samantha è partita alle 22.01 di ieri.
Samantha è una donna.
Ho detto donna, ma per convincermi ci ho messo un po.
Insomma donna sì, e ben oltre il concetto di "donna con le palle".
E non perché nella sua valigia ci sono solo magliette orrende e pantaloni taglio uomo, ma perché il concetto di femminilità per me, è difficilmente applicabile nello Spazio, e l'evidenza è che Samantha è la prima donna italiana ad andare nello Spazio, nello Spazio ci si va da dal 1960, e le donne dal 16 giugno del 1963.
Ho seguito il lancio, della "missione futurA", e mi sono domandata che razza di emozioni si provano in una situazione del genere.
Per capirci, l'essere umano (di genere femminile) allenato a comportarsi nel modo umanamente meno emotivo possibile, riesce a convincersi che "Don't panic" è una reale necessità di sopravvivenza?
Questo mi chiedevo ieri, durante il final countdown.
Me lo chiedevo in quanto donna, ben sapendo che, è l'emotività che ci ha sempre fregato.
Insomma final può' voler dire final davvero, e la possibilità non è poi così remota, e Samantha lo sa.
Tanto che del suo ritorno, dice "il mio ritorno è previsto".
Previsto, ipotizzato, supposto, insomma ci siamo capiti.
La risposta è arrivata da sé , quando il pupazzetto che gli penzolava davanti alla faccia ha cominciato a volteggiare, e lei , con un sorriso vero stampato in faccia, non ha potuto resistere alla tentazione di guardar dal "finestrino", verso il buio, e con un movimento impacciato dai giganteschi guanti, ha chiesto un "passaggio in autostop"!
Se la fa facile lei, perché mai dovremmo farla difficile noi?
Cambiando i punti di vista (femminili) , il risultato delle domande terrestri, nello spazio trovano una facile soluzione.
Acquietando, e di non poco, la mia emotività.
Prima di partire con stupefacente semplicità, ha stilato una lista delle altre cose da fare a gravità zero, una delle tante è:
Non doverti mai chiedere: quali scarpe metto oggi?
Insomma, è innegabilmente donna!
(Ovviamente le scarpe non centrano, ma tirarle in ballo in modo intelligentissimo la avvicina all'umano!)
La prima donna italiana nello Spazio!
Il futuro finisce per A, come missione FuturA, come SamanthA.
Buon viaggio!
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