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venerdì 14 novembre 2014

Scuole pro omosessuali cercasi




Titolo: Milano, la Curia ai professori di religione "segnalateci le scuole pro omosessuali".

A più di 6000 insegnanti (di religione) è stata recapitata on line la missiva, da parte di Don Landi, collaboratore di Don Gian Battista Rota.

Quando pero', a qualche Prof, è venuta l'idea di renderla pubblica, inviandola a Repubblica, la lettera è sparita, insieme alla tabella da compilare.

La Curia, prima l'ha chiamata "indagine informale" e in serata questa indagine ha trovato la solita traduzione in "interpretazione sbagliata" da parte dei lettori tutti, insegnanti di religione qualche.

Sono passate 23 ore, e la richiesta di "percezione precisa" della Chiesa in fatto di Gender trova, almeno in me, la chiara percezione che non ci siamo!

Invito, Rota, a rileggere quanto scrivono i suoi collaboratori e lo invito a dettare in una lingua che conosce bene, come il latino ad esempio, così da evitare interpretazioni pruriginose da parte della collettività.

Perché la Curia, nell'intento, probabilmente aveva intenzione di proteggere le sue pecorelle, recuperare quelle smarrite, e aumentare il gregge  "per presentare, dentro la società plurale, la visione cristiana della sessualità in modo corretto e rispettoso di tutti”.

Le iniziative culturali, proposte dalle scuole sui temi di attualità, interessano Don Rota.

E ho un dubbio, ma non lo posso dire.

La scuola si trincera, perché ancora gli insegnanti intelligenti esistono, e loro si che, proteggono il loro lavoro, e i loro studenti.
Li proteggono dalla religione che insegnano, li proteggono dalle false storie, in cui l'oratorio è l'Eden dove imparare l'amore per il prossimo (se è vestito di nero, tanto meglio).

Perché alla Curia milanese interessa la visione cristiana della sessualità? 
Esiste un modo corretto e rispettoso di fare sesso secondo Dio?


Certo che si, la ricetta ufficiale prevede  un uomo, una donna e i figli che Dio vorrà donargli e zero divertimento (e quella ricetta ufficiosa, indecente e sconvolgente mi sento di definirla Cristianità fusion!)

E adesso lo dico.

I preti pedofili, e violentatori di ragazzini minorenni non sanno leggere i ricettari ufficiali!

E non è questa la cosa grave.

Grave è chiedere un anagrafe delle vittime, grave è il lavaggio di coscienza e il senso di colpevolezza che creano nei predestinati.

Grave è interessarsi di sesso chiamandolo corretto.

Da che pulpito viene la predica?

Non hanno le idee chiare neanche i ragazzini, nell'età delicata in cui si trovano, testano, provano assaggiano, e dati gli ormoni impazziti si "conoscono" spesso da soli, per conto dei loro ormoni , e alla favoletta del diventare ciechi, non credono più.

Sarebbe bene chiarire un concetto, di base.

Nessuno diventa, tutti nascono.
Nascono con un Dna preciso, con delle pulsioni precise, e crescono con gran confusione, perché devono spiegare cio' che è la loro natura.

Non sto parlando di Adamo ed Eva, ma di Adamo- Adamo e di Eva-Eva.

E dunque non del paradiso celeste, ma dell'inferno terrestre in cui sono stati messi al mondo e in cui gli tocca vivere, ogni giorno.

La Curia voyerista chiede il conto, in nome e per conto del suo principale.
Mentre Papa Francesco sorride spalancando le braccia, i suoi operatori tacciono e chiedono bisbigli, guardando dal buco della serratura, e quel che è peggio è che sono in cerca di devoti affiliati.



Io davvero non avrei voluto tirare in ballo di preti pedofili, ma se di sesso gay sto scrivendo, sarebbe bene che prima di insegnare la visione cristiana della sessualità, avessero tutti gli addottrinatori, una visione normale del mondo che li circonda.

Perché poi non basta chiedere scusa, far sparire le prove, dire tante preghierine, e suicidarsi per la vergogna.

Non basta morire per essere dimenticati!
 



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