Caro Antonio,
Ieri hai esordito con un «Il Senato? Minchia, qua ci starebbe proprio una bella casa chiusa. Una casa per appuntamenti fenomenale. Ci sarebbe lavoro per tutti. E visto che si chiama Palazzo Madama, anche il nome... Trasformato in casa chiusa «sicuramente - prosegue - darebbe migliaia di posti di lavoro, in questo momento molto delicato. Tanto gli italiani in vacanza vanno all’estero a prostitute e spendono all’estero. È la prima esportazione di valuta».
Travestiti da Maitresse e avviamola questa casa chiusa, senza paura, ne dubbi.
Tu che vieni dalla Svizzera, dove tutto è ordinato, controllato e legalizzato, puoi serenamente contribuire, perché il Senato, la cui sede è a Palazzo Madama, migliori quello che già è, un puttanaio, con tutti i dovuti onori, favori e lavori.
Forte della consapevolezza, e dell'esperienza che hai accumulato, tu vuoi giocare duro, tu schiavo di un mistess sei pronto a buttarti sotto un treno, a metterti un guinzaglio e a farti dare qualche benevola frustatina, dal tuo capo-padrone che paga, denari sempre, vizietti mai.
Non ti resta che convincere Renzi, che la casa Madama la vuole chiusa, non nel senso che intendi tu.
Fino a qui, tutto bene, tutto giusto, tutte nelle tue corde e nei miei divertiti fraseggi, ti perdono, ridendo di te.
Ma non ti perdono, e non rido con te quando parli di razzi militari e di Gaza.
Dici: «Razzi a Gaza? I miei colleghi dicono "ma non sei lì, nella Striscia?", e io dico "sono stato stanotte e sono già tornato". Ah, ah, ah... E comunque i palestinesi stanno approfittando del mio nome. Devo chiedere i diritti d’autore... Ah, ah, ah»
Poi hai aggiunto: "Non posso andare in missione perché poi "arriva Razzi e so' cazzi"... Ah, ah, ah...»
A Gaza, giusto per fartelo sapere, sono già abbastanza cazzi senza di te, i razzi, quelli di Gaza, non fanno ridere nessuno, a parte te.
Attendo fiduciosa una tua rettifica, se non sai cos'è cerca la parola on line, è scritta come la leggi, tutta attaccata, mi raccomando, il Senato (con i suoi poco retti senatori, e le sue senatrici, portatrici e distributrici sane di f..a) questa volta non c'entrano.
L'ignoranza è una pericolosa abitudine, da giustificare con le risate, non tanto nei modi(scritti o parlati) quanto nei concetti che sfiorano l'indecenza.
E l'indecenza mi piace, solo quando non parla.
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