Il ragazzo con la cetra -Ezio Savino- |
Ieri, passando per Albese con Cassano, il mio Karma confuso ha incontrato la villa di un poeta, travestito da commerciante un po' naif.
Parecchio naif.
Eccessiva-mente naif.
In un epoca dove non si butta via nulla, l'elogio del recupero, riuso, riciclo creativo un po' è moda, un po' necessità.
A patto che non si scomodi (e ricicli, un tanto al tòc) Seneca, Caino, Esiodo e l'Olimpo che sta a guardare e scuote la testa, Zeus affila i fulmini, e io avrei dovuto scappare come una saetta.
E invece no, perché dacché son venuta al mondo, i personaggi naif, mi affascinano e mi divertono.
Li ascolto, resto in piedi finché riesco, e poi mi siedo lasciando che dall'alto mi sputino addosso la loro scienza, saliva compresa.
Ieri, in una villa colma, fino a collassare su se stessa, tra mille chincaglierie inguardabili, ho trovato ottocento marmette, strappate da chissà dove e chissà poi perché.
Come scotto, la mia curiosità ha pagato un libro delirante, dove la parola amore è, però, sempre scritta in maiuscolo.
Anche pace e mistero sono maiuscole.
Immaginazione è scritta con una sola m.
Il poeta, parla calmo e poi esplode animando le mani come un anfitrione, il tono stona le orecchie, gli occhi vanno a cercare un vuoto cosmico da colmare di niente.
Leggerai, e ri-leggerai e ogni volta sarà diverso.
E mai nulla, fu più vero.
Mi fermo alla dedica, intristendomi non poco.
Il resto è chincaglieria che colma l'anima di un sopravvissuto ai suoi sogni e a se stesso.
Adesso che so, cos'è la Riflente, posso finalmente vivere felice!
A prender le cose sul serio si rischiano due ore di tormento, e quintali di marmette low cost, pagate in sanità mentale.
Io vi ho avvisato, se mai vi capiterà di incontrate il poeta, lasciate che le parole maiuscole vi conquistino, state a debita distanza quando gli prende un attacco d'enfasi, e fate suonare la vostra cetra, che ascoltar favole, male non fa!
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