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martedì 14 ottobre 2014

Pubbliche distrazioni.

Genova è una tragedia.

In Italia, una tragedia è annunciata e sempre la stessa.

Si discute su chi non ha lanciato l'allarme, su chi sapeva e non ha detto, su chi avrebbe dovuto fare e non ha fatto.

Si dicono le stesse cose, usando le stesse parole, prevedibilità, tragedia annunciata, Stato assente, edilizia che violenta il paesaggio.

Si fanno le stesse cose, si cerca il colpevole, si punta il dito sulla protezione civile,sulla Mafia, sulle istituzioni e si aspetta la voce che urla "mea culpa" che puntuale non arriva mai.

Solo il rumore delle pale che grattano il fondo, questo si sente, e si risente, a Genova, che è in Italia.

L'esperienza a questo paese non serve, quando ritorna il sole, ci si fa distrarre dal mare, da De André, dall'acquario e dalla farinata di ceci e tutto passa. 

Passano anche in TV le storie che allietano nella tragedia, si parla di due ragazzi che si sono innamorati spalando fango tre anni fa e che si ritrovano insieme a spalare ancora oggi.
 
Passa la fatica di spalare, l'improbabilità di riuscire a ricominciare, passano le vittime.

Questa volta "solo" una, forse due, e lo troviamo accettabile, nel paese di "poteva andare peggio" abituato a scegliere tra " il meno peggio".

E si approfitta della tragedia anziché trovare conforto nella solidarietà.
Questa mattina al Tg5 questa immagine:





E ci si indigna pilotando gli sfoghi sugli stranieri, ancora!

"Questa immagine vale più di mille parole", scrivono i più educati.

"A casaaaaaaaaaa mandateli a casaaaaaaaaa", quelli che votano Salvini.

"Visti pantaloni e scarpe..... se lui avesse appena finito e si stesse riposando un momento????", i cultori dei dettagli.

"con un viaggio x l'Italia hanno vinto il turista per sempre", quelli che credono in Mare Nostrum (e che non pagano i loro funerali)

"E tutta questa gente noi la manteniamo con Vitto alloggio e un assegno in base hai figli che hanno. E giusto? ....e non muovono un dito...tutti a casa e cominciamo a chiudere le frontiere dio bono!!!", quelli che pensano di avere un  Dio bono, bello e giusto.

Dunque mi chiedo, al di là dei soliti noti, che vanno a teatro, della solita burocrazia, e di quelli che non ammettono le loro colpe, ci sono gli Italiani, che tengono a questo paese tutto?

Ci sono ancora quelli che non aspettano le scuse, e si rimboccano le maniche?

Alcuni si, i Genovesi che non aspettano l'intervento della protezione civile, ma liberano le loro strade, e ricominciano le loro attività.

Spalano guardando per terra, questi, e metro dopo metro avanzano.

Alcuni spalano guardando terra e cielo, per capire se la fatica sarà ripagata dal sole, o pioverà ancora.

Quelli che non spalano e a Genova non ci sono, guardano altrove.

E cercano il colpevole, l'uomo nero, che "ospite mantenuto" non alza un dito per aiutare noi poveri italiani bianchi.

Infuria la polemica, dentro la tragedia, l'opinione pubblica si distrae, si cercano altri colpevoli, senza tenere conto che la distrazione è la colpa, il farsi prendere per il culo è la colpa, il credere a quello che passa in TV è la colpa!

Dopo poche ora sul Social cominciano a circolare anche queste immagini:


I fotografi puntano l'obiettivo sui neri, che sono tanti, sono tutti!
Perché il fango marrone, ci ha fatto tutti neri!
Questo è!
QUESTO E'!

Adesso che avete pareggiato i conti, spiacerebbe a chi di competenza occuparsi del problema "Genova" per evitare che dopo  "la tragedia annunciata" ci tocchi anche un bel "per non dimenticare"?






 


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