Genova è una
tragedia.
In Italia, una
tragedia è annunciata e sempre la stessa.
Si discute su chi non
ha lanciato l'allarme, su chi sapeva e non ha detto, su chi avrebbe
dovuto fare e non ha fatto.
Si dicono le stesse
cose, usando le stesse parole, prevedibilità, tragedia annunciata,
Stato assente, edilizia che violenta il paesaggio.
Si fanno le stesse
cose, si cerca il colpevole, si punta il dito sulla protezione
civile,sulla Mafia, sulle istituzioni e si aspetta la voce che urla "mea culpa" che puntuale non
arriva mai.
Solo il rumore delle pale che grattano il fondo, questo
si sente, e si risente, a Genova, che è in Italia.
L'esperienza a questo
paese non serve, quando ritorna il sole, ci si fa distrarre dal mare,
da De André, dall'acquario e dalla farinata di ceci e tutto passa.
Passano anche in TV
le storie che allietano nella tragedia, si parla di due ragazzi che
si sono innamorati spalando fango tre anni fa e che si ritrovano
insieme a spalare ancora oggi.
Passa la fatica di
spalare, l'improbabilità di riuscire a ricominciare, passano le
vittime.
Questa volta "solo"
una, forse due, e lo troviamo accettabile, nel paese di "poteva
andare peggio" abituato a scegliere tra " il meno peggio".
E si approfitta della
tragedia anziché trovare conforto nella solidarietà.
Questa mattina al Tg5
questa immagine:
E ci si indigna
pilotando gli sfoghi sugli stranieri, ancora!
"Questa immagine
vale più di mille parole", scrivono i più educati.
"A casaaaaaaaaaa
mandateli a casaaaaaaaaa", quelli che votano Salvini.
"Visti pantaloni
e scarpe..... se lui avesse appena finito e si stesse riposando un
momento????", i cultori dei dettagli.
"con un viaggio
x l'Italia hanno vinto il turista per sempre", quelli che credono
in Mare Nostrum (e che non pagano i loro funerali)
"E tutta questa
gente noi la manteniamo con Vitto alloggio e un assegno in base hai
figli che hanno. E giusto? ....e non muovono un dito...tutti a casa e
cominciamo a chiudere le frontiere dio bono!!!", quelli che
pensano di avere un Dio bono, bello e giusto.
Dunque mi chiedo, al
di là dei soliti noti, che vanno a teatro, della solita burocrazia,
e di quelli che non ammettono le loro colpe, ci sono gli Italiani,
che tengono a questo paese tutto?
Ci sono ancora quelli
che non aspettano le scuse, e si rimboccano le maniche?
Alcuni si, i Genovesi
che non aspettano l'intervento della protezione civile, ma liberano
le loro strade, e ricominciano le loro attività.
Spalano guardando per
terra, questi, e metro dopo metro avanzano.
Alcuni spalano
guardando terra e cielo, per capire se la fatica sarà ripagata dal
sole, o pioverà ancora.
Quelli che non
spalano e a Genova non ci sono, guardano altrove.
E cercano il
colpevole, l'uomo nero, che "ospite mantenuto" non alza un
dito per aiutare noi poveri italiani bianchi.
Infuria la polemica,
dentro la tragedia, l'opinione pubblica si distrae, si cercano altri
colpevoli, senza tenere conto che la distrazione è la colpa, il
farsi prendere per il culo è la colpa, il credere a quello che passa
in TV è la colpa!
Dopo poche ora sul
Social cominciano a circolare anche queste immagini:
I fotografi puntano
l'obiettivo sui neri, che sono tanti, sono tutti!
Perché il fango
marrone, ci ha fatto tutti neri!
Questo è!
QUESTO E'!
Adesso che avete
pareggiato i conti, spiacerebbe a chi di competenza occuparsi del
problema "Genova" per evitare che dopo "la
tragedia annunciata" ci tocchi anche un bel "per non
dimenticare"?
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