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mercoledì 22 ottobre 2014

Piccoli caimani




Diciamocelo francamente, abbiamo esagerato.

Ed è ora di rendersene conto e chiedere scusa.

Ormai, parliamo di politica sempre e lo facciamo in presenza di minori, e loro che hanno un cervellino curioso che assorbe in fretta, capiscono quello che possono, e si fanno un'idea politica a sei anni e non solo, sanno come stare al mondo e chi sono gli uomini cattivi da cui prendere esempio.

Riescono a spiegare con una chiarezza (che dovrebbe imbarazzarci) che, se non hanno ricevuto il castello delle fate, è per colpa delle tasse, e che se i genitori gli danno la "paghetta" poi non gliela fanno spendere, finisce tutto in un grande salvadanaio, e loro lo stanno a guardare, sono colpiti dalla "spending review" per obbligo dei grandi.

Genitori come la manovra (lacrime e sangue) di Monti.

Molte lacrime, alcune volte il sangue.

Un bimbo, a cui viene chiesto se con tre euro di paghetta ci sta dentro, lui dice di si, il suo sguardo da Caimano fiero mi preoccupa.

Un altro dice che Renzi e B. ci stanno rubando tutto, inquietante una bimbA di 9 anni che dichiara "se voglio una cosa io me la prendo!"

Insomma sanno chi sono Renzi, e B. perché a casa se ne parla, se ne parla molto.

Sanno che Renzi piace alla mamma e che i loro papà vorrebbero (segretamente) essere come B. per essere invitati alle feste. 

E che forse mamma e papa' faranno una festa privata e che se tutto andrà bene gli daranno 80 euro per il loro divertimento procreativo.

Sanno che dovranno lavorare duro quando saranno grandi, e chiedono una magia, crescere il fretta per guadagnare soldi ed essere indipendenti (forse 7 anni il bambino che la magia questa, la chiede)

Nessuno si è preso la briga di far vedere loro, le magie vere!

Forse i genitori di queste creature hanno riso, perché sentir parlare il politichese dai bambini fa ridere.

Io mi sono sorpresa e spaventata un po.( ho anche segretamente lacrimato un po)

Perché la crisi vale per tutti, adulti e bambini.

Ma da parte degli adulti usare la crisi come "scusa" per pararsi il culo della proprie mancanze affettive non è onesto.

Gli adulti se la spiegano, ne parlano, si arrabbiano, e va bene.

Non va bene invece che i bambini la conoscano, e abbiano la capacità di arrabbiarsi e ancora che abbiamo dei motivi di senso compiuto per farlo.

E i motivi non sono il castello delle fate non comprato, o l'insegnare loro a risparmiare, sono i genitori incazzati con cui loro non riescono a giocare.


E hanno 6/7 anni.


E hanno genitori che li iscrivono nelle migliori scuole per fargli frequentare l'ambiente giusto, incanalando la loro energia, perché capiscano come va il mondo e come ci si sta al mondo, questo a sei anni, ma anche prima, dall'asilo se si può'.

Stiamo creando dei piccoli mostri, e lo sto facendo anche io che di figli ancora non ne ho.

Non gli stiamo insegnando il valore della comunità e della solidarietà.

Li stiamo facendo vedere durezza della vita, troppo presto.

Ai tempi miei si giocava costruendo case e alberghi a suon di dadi, ci si annoiava presto e la partita a Monopoli non si finiva quasi mai, ci era concesso di annoiarci.

Oggi i bambini (che sono figli di quelli che si annoiavano a giocare a Monopoli) sono diventati le pedine di un Monopoli più vasto, finiscono sempre sulla casella imprevisti o probabilità.

Quante capacità hanno di risolvere un imprevisto?

Vorrei dire poche e invece penso Infinite, perché con ogni probabilità gli racconteremo che non è che mamma non vuole e che Renzi è cattivo, e mamma non può. 


E gli insegniamo ad odiare e a diventare Caimani, ora sono piccoli ma cresceranno insieme ai loro denti.

L'estate scorsa all'asilo di fronte a casa mia, insegnavano ai bambini l'inno nazionale, in vista dei mondiali.

Sentire dalle loro vocine "siam pronti alla morte, siam pronti alla morte, siam proonti alla morte l'Italia chiamo' Sì!

Mi han fatto rabbrividire prima, pensare poi, che forse i mondiali non c'entravano li stavano semplicemente preparando al futuro! 


Tutto questo succedeva Dimartedì, da Floris.









martedì 21 ottobre 2014

Gasparri e il cinguettio Rap




E' notizia di questi giorni, come di tutti i giorni, da quanto più precisamente i politici fringuellano usando Twitter per diffondere il verbo e la loro parola.

Rapper Fedez VS Vicepresidente del Senato. 

Fedez ha 25 anni, Gasparri 59.

Ballano 34 anni di esperienze fatte sul campo, certo diverso ma non molto, perché Fedez canta di argomenti sociali, anticapitalisti, con dichiarazioni contro i politici, la massoneria e il comunismo.

Gasparri dal MSI è passato a F.I. rispettando un mantra forse non scritto, ma usato e abusato da B. che vede i bambini bolliti e cucinati da Mao.

Teoricamente parlano la stessa lingua, uno la parla e uno la canta.

La politica italiana ha interlocutori di altissimo livello un Rapper e uno che dal 2001 al 2005 è stato Ministro delle comunicazioni e bontà sua dovrebbe saperle usare le parole.


Succede che Maurizio, in una domenica evidentemente noiosa,  commenta il  tweet di un utente  che aveva postato (vale anche per Twitter questa parola??) un immagine del Rapper  e commenta così:

Utente Twitter . «#Stopinvasione della Lega Nord! Io accolgo migranti in casa. Gratis!» 



G. «Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?». 
(il coso dipinto sarebbe Fedez)

E poi: «Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso».

E ancora: «Uno che tratta così il suo corpo chissà come ha trattato il cervello, credo sia già una gioia non essere ridotti come lui».

Una giovane fan di Fedez, azzarda un tentativo di  difesa...

«coso colorato» è una persona pulita e umile, a differenza tua che sei sporco e te la credi perché sei un deputato"

E DULCIS IN FUNDO:

G: «Meno droga, più dieta, messa male». 

Ed eccolo qui, il riaffiorar delle antiche origini, di chi per anni ha fatto politica distraento e infinocchiando gli italiani a botte di culi e pettegolezzi.

Il vero scandalo in tutta questa storia è che un padre (vista l'età poterebbe esserlo) spara contro i suoi figli e li mangia come facevano i suoi nemici, i comunisti cattivi, senza fermarsi un solo secondo sulla questione tirata in ballo, i migranti.



Il vero scandalo è il fatto che queste notizie non si lascino cadere nell'oblio immediatamente ma che anzi si dia una voce adulta, che sfoga tutto il "Politicamente scorretto" del caso.

La vera bruttura sta nel fatto che ancora e per l'ennesima volta si applichi in modus operandi di B., e anziché guardare i contenuti reali, ci si infiamma e indigna a colpa di offese continuate e perpetrate di un adulto contro dei ragazzini.

E quali sono i contenuti reali? 

Il gioco perverso del "partecipa alla discussione", che diventa come sempre il gioco del miglior insulto.

Questo è il modo con cui parlano gli adulti con i ragazzi e viceversa.

Certo in quanto adulti bisognerebbe aver imparato che se "il gioco è bello quando dura poco" bisognerebbe quantomeno finirla in fretta.

Certo in quanto ragazzi ci si infervora in fretta, e si comunica nel modo che si ha a disposizione non avendo ancora imparato l'arte dell'autocontrollo.

Certo dialogando così, entrambe le parti lasciano spazio e modo alla retorica, di sbandierare se stessa.

Finisce alle solite, ci si distrae e non si arriva al punto.

Si chiedono dimissioni di Gasparri per aver offeso una ragazzina.

E si fa politica da Novella 2000, si parte dalla rete social virtuale  per finire nella rete sociale reale.

Ecco il punto, abbiamo perduto tutti il senso della misura e della realtà.

Lasciando ai pettegolezzi il compito di coprire la miseria più nera in cui siamo caduti tutti.

L'incapacità di fermare il massacro, tacendo!


Perché a noi adulti piacciono i finali divertenti, irriverenti come ad esempio : 
Anche Maurizio potrà finalmente dire, "non sapevo fosse minorenne".

Data la "sentenza storica" sappiano tutti come andrà a finire. 

Il finale di questa storia è sui giornali:

Alcuni utenti chiedono che Twitter blocchi l'account del vicepresidente del Senato.

Maurizio non risponde, anzi pare che Maurizio abbia cancellato il twett, per non rischiare di cadere nell'oblio anche lui.

Sarebbe bene, cominciare da qui!

Fine della discussione.



 


giovedì 16 ottobre 2014

Sara e Lara


A onor di cronaca, questa mattina ho trovato questo video sul sito di Beppe.

http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/10/15/esclusivo-beppe-i-parlamentari-spalano-fango-genova/

Ieri scrivevo avrebbe potuto e dovuto, e dovuto l'ho scritto in Maiuscolo.
Ci voglio vedere un bel gesto.
E voglio condividerlo con voi.
Genova e il suo personaggio pubblico numero uno, ci sono!
C'è stato pero' anche l'alluvione in Toscana.
In Toscana c'è Firenze.
Non aggiungo altro.
Non polemizzo oltre. 

Doveroso è per me ringraziare Sara e Lara, per i chilometri di parole e pensieri condivisi con me ieri.

Sara e io ci conosciamo fin dall'asilo, ho giocato con le sue Barbie, e tornando a casa sua, qualche tempo fa, ho ritrovato il mondo migliore di quando eravamo adolescenti irrequiete e speranzose (la porta della sua stanza ne parla ancora!)

Lara è stata un regalo,una festa a sorpresa, di quelle che non ti scorderai mai piu'. Ci siamo dichiarate molto amore (lei per prima!) Mi fa ridere molto, pensare altrettanto.
Lara è un ottimo Mirto! Puoi ubriacarti o sorseggiarla, ed è sempre buonissima.

Pigramente copio e incollo la conversazione, senza aver chiesto il permesso di farlo a loro.
Egoistica-mente voglio che rimangano qui, per me!
 
Credo non me ne vorranno.



  • Sara:è vero avrebbe sicuramente potuto e dovuto! ha fatto il solito Beppe... e i suoi erano a spalare! io comunque trovo più scandaloso la gente che si è scandalizzata perché il dito è stato puntato sul sindaco! mia madre nel '74 tempo del primo grosso alluvione viveva ancora a Genova furono stanziati i primi fondi per i lavori che la città sta ancora aspettando....e il movimento non era neanche un sogno!!!
  • Sara: e giusto per la cronaca domani Renzi invece di andare a genova almeno a "vedere" i danni...perché viene a Milano con Obama e company e addiritura Ophra a spaccare le palle???!!!! ha paura delle contestazioni??? risponderà come l'altro giorno agli operai che lo fischiavano ...."voi mi contestate ma noi rispondiamo con un sorriso??!!!"
     
  • Pamela Giampietro Intanto grazie per aver letto, per il tuo tempo, grazie perché una voce si alza e non è la mia , che ogni giorno scrivo per chiedere confronti e ascolto il nulla. Grazie per questo! Quanto ai contenuti, e agli scandali hai ragione, da scandalizzarsi ce n'è, e pure in abbondanza. L' infelicità di vivere in questo paese del "chiagn'e e fotte" che aggiornato a questo governo diventa "sorrido e ti fotto lo stesso" ... quanto a Beppe, io avrei voluto, ho dovuto, e ora non posso più!
    20 h · Mi piace · 1
     
  • Sara:grazie di cosa? è un piacere! Ormai mi accorgo che esprimere una opinione,soprattutto politica, è una vergogna che diventa omertà! Perché ormai è più facile essere delusi continuando a lamentarsi senza in realtà fare niente ...e ancora peggio senza scegliere!
  • Pamela Giampietro il piacere è tutto mio. Aggiungo un sarebbe auspicabile avercela un' opinione PROPRIA in questo paese!!! Tu ne vedi molte??? Sono io che non le vedo e non le sento??
     
  • Sara:ho modificato il commento ho scritto la stessa cosa...paragnosteeeeee ahahahahah
     
  • Sara: comunque sul volere e potere ...dobbiamo farci tutti un esame di coscienza ....perché a VOLERE e POTERE potevamo andare tutti a spalare! Non solo grillo ma anche i giornalisti che alla fine sono li solo a disturbare e a stare negli alberghi lussuosi salvati dal disastro invece che vivere il dramma...potrebbero fare giornalismo più vero e più serio...ma in realtà VOGLIONO o NON POSSONO?!
     
  • Pamela Giampietro Vero ammetto il mea culpa per non essere con i piedi nel fango a dare aiuto e ancora mea culpa per non poter neanche contribuire economicamente, ma io che faccio i conti sul niente a fine mese, un viaggio non me lo posso permettere e questo mi fa incazzare ancor di più se a chi il viaggio l'ho pagato e continuo a pagarlo non si muove! Quanto ai giornalisti sai bene che le tragedie fanno gola e loro Non possono non mangiarne!
    19 h · Mi piace · 1
     
  • Lara: Inizio a chiedermi se serva a qualcosa avercela una propria opinione politica, di coscienza civile quantomeno. Però alla fine non so farne a meno e faccio lo slalom tra chi urla banalità (una epidemia sconcertante) senza agire seguendo una propria opinione. Cara Pamela, secondo me non ha senso ipotizzare che tutti gli italiani siano ora li a spalare. Ognuno fa come riesce a mio avviso. C'è chi agisce tutti i giorni lottando contro la cultura dei "grandi allarmi solo dopo i disastri" e chi spala e chi magari fa entrambe le cose. Non credo esista una priorità tra i due ruoli ed anche tu, con i tuoi blog, a tuo modo secondo me "spali".
     
  • Sara: l'opinione politica (sotto intendo dopo cercato la giusta informazione) dovrebbe servire a scegliere cosa si vuole....generalmente Il meglio!! invece ormai ci siamo abituati a non esprimere a non scegliere e all'adattarsi,ancora peggio,al male minore!!! Comunque è logico che non tutti siano li a spalare ....illogico è puntare il dito dopo la tragedia....meno logico non puntarlo verso chi poteva fare qualcosa e non l'ha fatto!!!
     
  • Pamela  Lara, Sara ho pensato a voi ora leggendo questo " quello che stava succedendo, pensai, era che facevo parte del mondo, e il mondo si era rivelato con un'epidemia. Non era una questione privata, ma riguardava tutti noi. E quindi anche me." Grazie per aver dato importanza alla dilagante "epidemia" che sta colpendo noi. E quindi anche me!
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mercoledì 15 ottobre 2014

Volere, potere, DOVERE.


Le immagini sulla carta stampata rendono l'idea (e spesso non rendono giustizia, sono brutte, a volte buffe, e quando si vuol calcare la mano, sono terribilmente buffe)

Le immagini in TV, (quando la TV non è la tua, e non viene messa una calza davanti alle lenti della telecamera) sono a disposizione di orecchie e occhi, e ognuno ne fa quel che vuole.

Ieri,in TV, ho visto Grillo, a Genova.

Ho visto, prima di ascoltarlo.

L'atteggiamento solito da istrione, nessuna nuova!

A differenza e contro ogni previsione, non era lui ad andare incontro alla gente, a cercare i loro sguardi prendendoli per il braccio e urlandogli le sue ragioni a 20 cm dalla faccia.

Stava lontano, Beppe, lontano e circondato dai suoi uomini, che lo proteggevano dalla gente, la sua gente.

Beppe ha preso le distanze, eppure era lì.

A distanza di 5 giorni dal disastro, lui c'era perché è di Genova, perché è il rappresentante di un movimento (che non si muove senza di lui) perché era giusto che ci fosse.

E questo avrebbe dovuto bastaci!

La favola, l'avrebbe voluto spalatore silenzioso, la realtà lo vuole urlatore scomposto e accusatore indefesso.

Come tutti, come gli altri, come quelli che caccia a pedate se non sono in linea con il suo pensiero.

Ma fa di più e peggio, sventola davanti alla telecamera un foglietto con l'iban di un conto, chiede 2000€ per i suoi pensieri, "prima fate un bonifico (per Genova) e poi mi faro' intervistare" (i pensieri di Casaleggio valgono 1500€ per la cronaca).
Fa la puttana, e di lusso, visto il calibro del membro...di un gruppo, il suo, naturalmente!

Ma cade in tentazione, quando un ragazzo gli urla, che c'è molto da fare, e lo invita a prendere la pala.
I Genovesi non chiedono soldi ne sconti, chiedono braccia.
Beppe cede e punta il dito accusatore, contro Renzi assente, e martire (di se stesso in primis) , dichiara:
"Mi sono preso i miei fischi, me li tengo, vi ringrazio che mi avete anche detto ‘spala!’. Se vi rappresento la politica e dovete sfogarvi, bene, sfogatevi su di me... Sono pronto a prendermi tutti gli sfoghi perché avete tutte le ragioni del mondo. Anche se la mia coscienza è a posto perché è la mia città".

La tua Città, chiede aiuto, TI chiede aiuto, e tu scortato fuggi, non prima di aver fatto il tuo show, ma che cazzo ti aspettavi gli applausi??

Quale coscienza è a posto? quella che rappresenti non dovrebbe essere la politica, ma la TUA politica, e il solo fatto di "far presenza" a Genova con una giacchetta chiara, linda e pulita, non ti fa onore neanche un po'.
 Annunci una mozione di sfiducia al governo Renzi

         “perché non ha mantenuto le promesse: queste sono persone 
    che mentono sapendo di mentire e chi ci va di mezzo 
    sono sempre i poveracci”.

Sfiduci tutti, e tradisci la fiducia di chi te l'ha data, "Poveracci"!

E dici che la TUA coscienza è a posto!

Avresti dovuto far bene, per una volta, una, a stare in silenzio, a lasciar parcheggiato il tuo scooter, a lavorare di braccia, insieme ad altre braccia esauste, e disperate.

Avresti potuto far bene e differenziarti dagli altri.

Avresti fatto bene a stringere le dieci dita intorno a una pala anziché usare solo l'indice.

Volere, potere, dovere.

Vuoi il potere, senza dovere.

Era tuo dovere, non solo il dovere dei tuoi parlamentari stellati.

Urli "stanno spalando, venite a vedere!" come fanno i bambini, quando fanno la cosa giusta, e chiamano la mamma per farsi dire "bravo!"

E tu??

In un attimo, hai perso credibilità e voti, perché hai fatto come tutti, incolpato gli altri, stando a guardare, senza fare niente, dicendo troppo!

Perché tanta fretta? dove dovevi andare?

Forse a scrivere uno sfogo sul tuo blog, uno sfogo bello lungo, incazzato e pieno di idee.

Vero che le idee nascono improvvise, vero che bisogna cogliere l'attimo e farsi guidare dall'ispirazione, vero!

Ma forse con un tweet veloce veloce, avresti avanzato un po' tempo per aiutare chi aveva bisogno di te!

Se l'assenza non si giustifica, la "sola presenza" è inqualificabile.


Delle passeggiate istituzionali, sui luoghi dei disastri, ne abbiamo piene le tasche. 

Avremmo voluto.
Avresti potuto,e DOVUTO!







martedì 14 ottobre 2014

Pubbliche distrazioni.

Genova è una tragedia.

In Italia, una tragedia è annunciata e sempre la stessa.

Si discute su chi non ha lanciato l'allarme, su chi sapeva e non ha detto, su chi avrebbe dovuto fare e non ha fatto.

Si dicono le stesse cose, usando le stesse parole, prevedibilità, tragedia annunciata, Stato assente, edilizia che violenta il paesaggio.

Si fanno le stesse cose, si cerca il colpevole, si punta il dito sulla protezione civile,sulla Mafia, sulle istituzioni e si aspetta la voce che urla "mea culpa" che puntuale non arriva mai.

Solo il rumore delle pale che grattano il fondo, questo si sente, e si risente, a Genova, che è in Italia.

L'esperienza a questo paese non serve, quando ritorna il sole, ci si fa distrarre dal mare, da De André, dall'acquario e dalla farinata di ceci e tutto passa. 

Passano anche in TV le storie che allietano nella tragedia, si parla di due ragazzi che si sono innamorati spalando fango tre anni fa e che si ritrovano insieme a spalare ancora oggi.
 
Passa la fatica di spalare, l'improbabilità di riuscire a ricominciare, passano le vittime.

Questa volta "solo" una, forse due, e lo troviamo accettabile, nel paese di "poteva andare peggio" abituato a scegliere tra " il meno peggio".

E si approfitta della tragedia anziché trovare conforto nella solidarietà.
Questa mattina al Tg5 questa immagine:





E ci si indigna pilotando gli sfoghi sugli stranieri, ancora!

"Questa immagine vale più di mille parole", scrivono i più educati.

"A casaaaaaaaaaa mandateli a casaaaaaaaaa", quelli che votano Salvini.

"Visti pantaloni e scarpe..... se lui avesse appena finito e si stesse riposando un momento????", i cultori dei dettagli.

"con un viaggio x l'Italia hanno vinto il turista per sempre", quelli che credono in Mare Nostrum (e che non pagano i loro funerali)

"E tutta questa gente noi la manteniamo con Vitto alloggio e un assegno in base hai figli che hanno. E giusto? ....e non muovono un dito...tutti a casa e cominciamo a chiudere le frontiere dio bono!!!", quelli che pensano di avere un  Dio bono, bello e giusto.

Dunque mi chiedo, al di là dei soliti noti, che vanno a teatro, della solita burocrazia, e di quelli che non ammettono le loro colpe, ci sono gli Italiani, che tengono a questo paese tutto?

Ci sono ancora quelli che non aspettano le scuse, e si rimboccano le maniche?

Alcuni si, i Genovesi che non aspettano l'intervento della protezione civile, ma liberano le loro strade, e ricominciano le loro attività.

Spalano guardando per terra, questi, e metro dopo metro avanzano.

Alcuni spalano guardando terra e cielo, per capire se la fatica sarà ripagata dal sole, o pioverà ancora.

Quelli che non spalano e a Genova non ci sono, guardano altrove.

E cercano il colpevole, l'uomo nero, che "ospite mantenuto" non alza un dito per aiutare noi poveri italiani bianchi.

Infuria la polemica, dentro la tragedia, l'opinione pubblica si distrae, si cercano altri colpevoli, senza tenere conto che la distrazione è la colpa, il farsi prendere per il culo è la colpa, il credere a quello che passa in TV è la colpa!

Dopo poche ora sul Social cominciano a circolare anche queste immagini:


I fotografi puntano l'obiettivo sui neri, che sono tanti, sono tutti!
Perché il fango marrone, ci ha fatto tutti neri!
Questo è!
QUESTO E'!

Adesso che avete pareggiato i conti, spiacerebbe a chi di competenza occuparsi del problema "Genova" per evitare che dopo  "la tragedia annunciata" ci tocchi anche un bel "per non dimenticare"?






 


mercoledì 8 ottobre 2014

Non lo fo' per piacer mio, ma per dar dei figli a dio.





I nomignoli che finiscono in "ino".

Si chiamano così i bambini, per intenerirli e convincerli a fare il loro "dovere", essere educati, smettere di fare i capricci e non offendere i compagni, "smettila di scrivere su Facebook e vieni a mangiare , dai AngelINO!"

Dopo aver studiato all'università Cattolica del Sacro Cuore, e detto la preghierina prima dell'inizio delle lezioni, Algelino si è fatto convincere dai "casti" prevosti, che se si deve peccare è bene farlo con una donna, in nome di dio e non per piacer proprio.

"La competenza degli affari matrimoniali spetta al Parlamento", dice, "nell'esercito della sua discrezionalità politica individuare le forme di garanzia, e riconoscere tali unioni."

Insomma in Parlamento si parla di sesso, e si fa sesso.

Tradotto vuol dire che si applica un codice "etico" e bigotto che le garanzie le decide sulla carta, e si dimentica che quelli che voteranno sono stati indagati per esser andati a letto con delle minorenni, pagando a loro, borse e vestiti firmati e che per uscire da questa "brutta faccenda" hanno patteggiato in soldoni, e neanche tanti.

L'insegnamento glielo ha dato dio Silvio, che con la Ruby, ha aperto la strada al piacere, uomo-"bambina".

Ma siamo in Italia, e volere o volare c'è la Chiesa, una campana la loro, che bisogna stare a sentire.

Francy è in sinodo, tutti raccolgono i dati del  questionario/ sondaggio distribuito a novembre tra a oltre un miliardo di cattolici di tutto il mondo.
La Chiesa chiede opinioni ai fedeli circa le unioni gay, i contraccettivi, il sesso prima del matrimonio.

Che la Chiesa sia tanto sessuofobica quanto cieca, lo posso capire, e posso capire che il questionario aiuti chi non ha esperienza in camera da letto a farsene almeno un idea chiedendo ai fedeli peccatori, che dicono le pregherine e fanno sesso nel giusto! (si divertiranno anche??)


Insomma c'è Angelino, Francy e le sentinelle (di un dio mediocre), che manifestano silenziose nelle piazze a favore della famiglia tradizionale, che magari hanno l'amante, e visto il calo delle nascite usano il budello del sacro agnello, al posto del lattice peccanimoso.

Ma la chiesa ci prova ad allinearsi ai tempi,quantomeno ci pensa Angelino si attiene, le sentinelle hanno tempo da perdere.

E i Sindaci disobbediscono.

Insomma in Italia si fa un gran parlare, e un poco risolvere ci perde, si filosofeggia!

Credere in Italia vuol dire dettare comportamenti! 
La Costituzione è un Kamasutra poco divertente e senza figure.


Gli "allegri" antichi romani, la brutta favola di un uomo che viene messo in croce, e poi il buio, peccatori, puntizioni, e camicie da notte per giustificare l'orrore del peccato, lenzuola stese a certificare, che prima di te nessuno mai, e galline sgozzate, tante!
Una volta erano gli animali da cortile a venire in aiuto delle povere fanciulle non piu' vergini, ma dichiarate tali per farsi sposare in nome di dio.

Oggi nessuno avrebbe il coraggio di sgozzate il chihuahua che nutre e veste da Paris Hilton.
Oggi le lenzuola stese non sono ricamate con la scritta "non lo fo' per piacer mio, ma per dar dei figli a dio, sono di carta, e chiedono diritti mettendo in discussione i doveri della moralità comune, che di doveri non dovrebbe neanche parlare, perchè un senso comune non esiste, non dovrebbe esistere.

Diffido da chi si gratta e dice che non ha pruriti! 

Gli "Angeli" AngelINI hanno sesso e ne parlano, ne parlano, ne parlano e straparlano.

Copulassero?





venerdì 3 ottobre 2014

Il protettore gastrico non funzionerà.

Saturno -Goya- Museo del Prado

Napolitano è sotto pressione.
In agenda il 28 ottobre, ha scritto "deposizione".

Ma non andrà alla pinacoteca Vaticana  a vedere la deposizione del  Caravaggio, non promuoverà l'importanza della cultura italiana.

Ha dato disponibilità a deporre al processo sulla trattativa Stato-Mafia.

Ecco perché Napolitano è sotto pressione.

Ma c'è di più e di peggio, i capimafia Totò Riina e Leoluca Bagarella, intervenendo in videoconferenza al processo sulla trattativa Stato-Mafia, hanno espresso la volontà di partecipare, sempre in video-collegamento, all'udienza. 

L'Avvocatura dello Stato si è opposta. 
La Corte si è riservata di decidere.

Il 25 settembre Napolitano ha dichiarato "nessuna difficoltà a testimoniare." 

Prima, ora non ci giurerei.

Insomma siamo in trattativa per una videoconferenza, la palla è passata in mano alla Corte.

Anche la Corte è sotto pressione, tocca firmare una condanna, tocca decidere se puntare la luce per illuminare il buio, o se puntarla verso se stessi.

Gli unici, calmi e sereni sono Riina e Bagarella, sono pronti, manca solo il collegamento internet, e un monitor.

Si parlerà di Stragi, morti ammazzati, denaro, attentati, verranno fatte delle domande, da parte degli avvocati, rilasciate dichiarazioni.



Napolitano è sotto pressione, e chi non lo sarebbe?



Un conto è sapere che verrai ascoltato, un conto è avere tra gli ascoltatori, Riina e Bagarella, che sono uomini d'onore, che hanno trattato con altri uomini d'onore, vestiti meglio.



Insomma non un'ottima premessa per due chiacchiere tra vecchi amici.

Un articolo del Codice, stabilisce che "se il teste (Napolitano) rifiuta di sottoporsi all’esame o al contro esame di una delle parti (Riina o Bagarella) , nei confronti di questa non possono essere utilizzate, senza il suo consenso, le dichiarazioni rese".

Questo articolo è il bottone, che spegnerà la luce del riflettore, che regala certezze a Riina e Bagarella, e toglierà dall'impiccio Napolitano, tranquillizzando l'avvocatura di Stato.

Ancora. Sempre, in Italia.



Questo articolo punterà la luce verso Falcone e Borsellino. 

Ancora. Sempre, in Italia.



Giovanni:
Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto.
Giovanni è morto, e nessuno si è  appuntato sul cadreghino che si tiene stretto sotto il culo, le quattro parole quattro.

1. Possiamo 2.sempre 3.fare 4.qualcosa.

Paolo:
Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.
    Quelli che non hanno preso appunti.


Ancora, Sempre, in Italia. 



E' anche colpa mia, che Italiana lo sono,e che accetto le regole di questo paese che uccide i suoi figli,e li divora, come ha fatto Saturno.



Accetto e piango, mi dispero e urlo, inutilmente.



Rifiuto con la testa, inutilmente.

Perché alla fine pago le tasse che riempiono le pance divoratrici di figli.
Di chi esprime la volontà di partecipare a una videoconferenza, e di chi non lo nega perché la paura lo fotte!



sempre Paolo:



Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.

Ci stanno masticando, e non riusciamo neanche ad essere indigesti.