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martedì 26 maggio 2015

Il tesoro d'Italia, a Expo si mangiano carote. Avvisati i pornofruitori.

L'esibizionista -Athos Ongaro-

La donna carota -Luigi Serafini-


Metti, una sera a cena.
Expo, Eataly, Farinetti e Sgarbi.
Questi gli ingredienti della la ricetta "Tesoro d'Italia" per nutrire gli ingordi d'Arte.
Mostra inaugurata il 22 maggio, nel padiglione Eataly. Expo, Milano.
Opere d'arte dal Trecento al Novecento divisa in sezioni regionali, l'obiettivo di Sgarbi e dimostrare che esiste una biodiversità artistica italiana.
Tiziano a Mantegna a Guido Reni , Gaetano Pesce, forse Ligabue.
Tesori, pescati in tutt'Italia.
Succede, ad esempio a Serralunga di Crea lei è Anna d'Alencon, opera di Macrino d'Alba.
Anna è una donna bellissima, che se la giocherebbe con la Gioconda, non fosse stata tumulata, dal prete di turno a garanzia che nessuno le faccia male.
Tra nascondigli segreti, capolavori svelati e concrete evidenze, arriva la scure censoria, nel nome della decenza e si abbatte furiosa su Athos Ongaro, che gioca con le tesserine di mosaico e propone "l'esibizionista".
Ma non solo, c'è anche Luigi Serafini, con la sua "la donna carota".
Il commissario Sala, chiede a Farinetti di togliere le due opere. Lui replica  "Non capisco perché, a Expo ci sono anche gli esibizionisti".
Cos'è? Cos'è Farinetti caro, un istigazione al gioco "facciamo a chi ce l'ha più lungo?!?!"
E di  Luigi Serafini, con la sua donna carota, attaccata perché maschilista, che mi dici, Oscar?
Aspetto con ansia la replica, "Non capisco, perché anche a Expo si mangiano carote?? "
(Dove mangiano ben inteso sarà per i più porno fruitori, un concetto ben al di la del semplice masticare.)
Vi devo, per dover di cronaca la notizia, che l'esibizionista è stato ricollocato di spalle, per non creare turbamenti almeno alle nuove generazioni, che poi, quelle nuovissime (o-2 anni) non san neanche che vedono, quelle nuove (2-12) saranno pronte con domande perspicacissime a cui i genitori non sapranno rispondere, per tutte le altre (12-100) la situazione che dovrebbe imbarazzare non è un pisello fuori dai pantaloni o una depilazione un pò demodé, ma, semmai la discutibile maniera di far parlare, non importa come.
Il mio intento non è polemico, ma davvero, la biodiversità nell'arte italiana, era una idea buona, buonissima,  ma paragonare i bronzi di Riace (non pervenuti, per altro) a l'esibizionista giustificando la scelta come lungimirante, non va bene, non va affatto bene. 
Se la gente, come dice Sgarbi, viene qui ad Expo, non va a Reggio Calabria come non va a Sondrio, è grave, anzi gravissimo.

La  conseguenza è l'illusione di prendere per vero un baraccone, l'illusione è far parlare di se, sempre e nonostante, l'illusione è creare illusioni edulcorandole con la parola arte.

Fa parlare, certo, ma "ne bene o nel male, l'importante è che se ne parli" non può passare per giustificato motivo, a maggior ragione se poi l'opera si gira di spalle.
Vuol dire che sei cosciente, vuol dire che non credi nell'artista, vuol dire che ti concentri sullo scandalo, perchè lo vuoi, lo cerchi, e lo rinnegni quando hai ottenuto più incassi, più visitatori, più ooooooooh.

Ho fatto un esperimento, ho mostrato l'opera a una donna, a un bambino, a un uomo.

La donna ha detto che schifo, il bambino ha puntato il ditino urlando il pistolinoooo, l'uomo ha riso.

Sono queste le reazioni che ci accontentiamo di avere davanti a un opera d'arte, o peggio a catalogare gli esseri umani come esibizionisti o maschilisti, certo non tutti, ma secondo Farinetti, qualcuno c'è, molti non lo sanno, altri vorrebbero.
Sappia, Oscar, che a nutrire gli imbecilli c'è sempre tempo, sappia Sgarbi che il tesoro d'Italia è l'Italia intera, lasciata lì dov'è, cercata se la si desidera.
L'Italia non è una puttana triste vestita di tessuti lucenti e sintetici che vuole essere pagata, e finge di sapersi corteggiata.
L'Italia è musei dimenticati, portoni chiusi, inviti a suonare, a ritornare(perchè prima o poi il museo lo riapriamo aspettiamo i fondi dello Stato, o qualcuno con il cuore grande e il portafoglio gonfio).
L'Italia è opere nascoste, dimenticate, partite e mai tornate.
L'Italia sa che non la corteggia più nessuno, è una vecchia signora, che è stata bellissima da giovane.

La mia Italia è vestita di sete pregiate che gli artigiani lottano per non cedere ai cinesi, la mia Italia rara, rugosa e sapiente si fa amare, e possedere da quei pochi che hanno la pazienza di aspettare.
Quindi il Take away, esposto e mangiato che mi propone Tesoro d'Italia, lo lascio digerire a chi nutre la sua testa come mangia da Mc, paga e se ne va con un senso di finto pieno.









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