http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_settembre_22/coppie-omo-sposate-all-estero-riconoscete-nostre-nozze-66f30d82-4266-11e4-8cfb-eb1ef2f383c6.shtml |
Alberto e Philippe, si amano.
Il 28 dicembre 2013, si sono sposati, in Francia.
Al, quel giorno compiva gli anni, e rinasceva di nuovo, mano nella mano con il suo Phil.
Phil, è francese, in Francia sposarsi è semplice, basta richiedere e compilare documenti, si può fare anche on line, Phil pero', ha scelto di vivere a Milano con il suo Al e si sono visti "complicare" la vita.
Sarebbe stato tutto più facile, se avessero scelto di vivere in Francia e questo loro lo sanno!
A distanza di quasi un anno, sul Corriere di questa mattina, li sento parlare, intervistati fuori dagli uffici comunali di Milano.
Stesso effetto di quando mi hanno detto, "ci sposiamo"!
Grande emozione, e rammarico per il bouquet finito tra le fauci di Mocio (mandando in fumo l'ultima speranza (mia) di credere nel destino acchiappandolo al volo, non il destino, ma il bouquet!)
In Italia,la formula del rito matrimoniale (tra persone dello stesso sesso è uguale) dice Al, è tutto tutto il resto è complicato, complicatissimo, dico io, insieme a loro.
La differenza tra loro e me, e che loro sono educati, nel dirlo, io vorrei avere anche solo un pochino della loro eleganza e del loro aplomb!
E non si tratta di scegliere il Wedding Planner,i fiori, e sfogliare milioni di riviste di settore per scegliere l'abito, come per gli sposi che i diritti li hanno ereditati da mamma Chiesa, si tratta prima di tutto di avere coraggio, di essere caparbi, e avere sangue freddo.
Perchè, quando di tratta di Gay, nell'immaginario collettivo, arrivano prima le piume di struzzo, esibizionismo, eccessi, mai sentimento e ragione.
Molte volte, troppe per la verità, ho sentito frasi del tipo "basta che stiano al posto loro" mi ha sempre fatto incazzare, e ho sempre pensato di essere stata "fortunata" ad essere (o nascere??) etero, perchè io il sangue freddo e la pazienza non so neanche cosa siano, e mi sarei messa nei guai, seri.
Di diritti in questo caso non si dovrebbe neanche parlare, dovrebbero essere eredità cromosomiche, riconosciute dalle istituzioni.
Nasciamo con il diritto di essere felici, fine.
Che poi la vita non sia una passeggiata, lo sappiamo tutti, ma infierire oltre misura lastricando la strada di buone intenzioni e cattivi propositi non è solo un volersi male ma è complicazione, oltre misura, oltre logica, oltre decenza!
Ho festeggiato Al e Phil, in una sera Milanese fresca, circondata da persone con un cuore immenso, ho visto le foto della cerimonia proiettate su un muro bianco, li ho visti ballare, stringersi forte amarsi forte.
Era tutto lì, cio' di cui la vita ha bisogno per essere una bella vita, c'erano lui e lui.
Il resto, sono i diritti, di avere diritti, perchè fuori dalla porta di casa, c'è la vita, bella finchè vuoi, feroce e crudele se ti costringe lontano dal tuo amore, che non sta bene, e proprio in quel momento ti vorrebbe accanto.
io
Ogni mattina guardo la loro bomboniera e sorrido, perchè so che l' Amore vince su tutto, e se lo so, lo devo anche ad Alberto e Philippe, perchè sono delle belle persone, e lo sono davvero, perchè sono felici, e lo sono davvero, perchè sono sposati e ci credono davvero!
Un passo ancora ragazzi!
"Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità" disse Neil Armstron.
Ecco, non si tratta di andare sulla luna, ma semplicemente di vivere (il meglio possibile) su questa terra!
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