La stella e le impronte non sono le mie. |
Milano,26 Novembre 2017 Triennale, Mostra fotografica l’origine del mondo Erotismo e seduzione nella photo trouvée
L'origine del Mondo è un omaggio, degli uomini di ieri a noi
Impariamo, e preghiamo, perchè il miracolo accada!
Questo ho visto domenica, in Triennale.
Una mostra, raccontata benino, non benissimo.
200 foto, private, scattate per divertimento, rese pubbliche con un filo di rivendicazione, di cui c'è un gran bisogno se non altro perchè la gente smetta di suicidarsi prima di vergogna e poi sul serio.
Questi scatti, sono stati salvati tre volte, mentre dalla vergogna non si salva mai nessuno.
Salvati dall'irragionevolezza, dall'ignoranza e dalla censura di qualche parente che, dopo un respiro profondo ha finalmente visto che sì, la nonna era davvero bella quando fingeva di dormire.
Bella, nell'abbandono fiducioso e complice, mentre il comune e maledetto senso del pudore le imponeva di recitare e non guardare in camera, lei rimetteva i suoi peccati nelle mani del colpevole.
Uno scatto rubato. Straordinaria complicità.
Come Dorian Gray ha donato la sua anima per non invecchiare
Sarà bella (per lei) da quell'istante,(per lui) a per sempre.
Gli anni 40 peccano di civetteria forzata, le donne non sorridono, guardano in camera serie e scomposte, un filo di perle che incornicia il viso. Una disgraziata autocensura del piacere.
C'è uno stacco strano però, un pudore assurdo, una divisione netta, tra le ombre dei visi e le luci dei gesti, il viso non sorride, il corpo si.
Sono le mogli, che vengono fotografate dai mariti, dai compagni, davanti al televisore, alla radio, negli anni 60, il progresso dei mezzi finalmente corrisponde al progresso della libertà, le donne ridono, le foto spesso sono fuori fuoco, Finalmente!
Alcune delle foto in mostra, sono state coperte, fanno parte del percorso "origine del mondo" per guardarle, bisogna volerle guardare, attraverso un buco, chinandosi un po'.
Chiaramente sono le foto più esplicite, chiaramente sono quelle meno guardate, dal pubblico in pubblico.
Ho fatto una scoperta interessante, arrivando alla mostra non c'era nessuno, dopo venti minuti molta gente.
Delle sei persone al via, con me, tutti hanno guardato le foto attraverso il buco. C'era un'atmosfera intima, nessuna invasione di campo, un sussurrare discreto.
Tutti quelli arrivati dopo, hanno semplicemente smesso di guardare dal buco, hanno smesso di mettersi a nudo, e si è rotto l'incanto.
Hanno rinunciato a trovarsi, per la paura di essere scoperti.
Tanta gente, troppi occhi che si guardavano tra loro.
E io ho sorriso pensando, basta un attimo per sentirsi tutti voyeur!
Scoprirsi, è un atto di coraggio, che richiede la complicità della parte più intima di sé stessi.
Me ne vado, guardando ancora una volta le foto.
Il commovente fuori fuoco, e poi lo scatto.
Questo è l'attimo in cui l'indecenza di sapersi perfetti svanisce e si ritrova l'incanto.
ANDATECI!
http://www.triennale.org/mostra/lorigine-del-mondo-erotismo-e-seduzione-nella-photo-trouvee/
Chissà perchè le prostitute delle foto invece, ridono sempre, sembrano divertirsi, mentre la borghesia no, deve salvare la faccia, anche quando se ne sta a culo nudo!
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