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mercoledì 18 ottobre 2017

con questa di quelli posso averne quanti ne voglio!

Abruzzo 2017

Sono una donna.

A onor del vero, mi capita di doverlo chiarire, Pamela Giampietro, "qual è il nome?!"

Forse è per questo che porto i capelli lunghi.
Forse è per questo che da bambina odiavo i miei capelli corti e amavo gli orecchini!

Insomma sono una donna, e mi ritrovo a doverlo spiegare, oggi agli altri ieri a me.

Se è vero che donne si nasce, averne la consapevolezza è altra storia.

Quel rosa che ti distingue quando sei in fasce, da grande te lo devi conquistare.
La conquista, prevede battaglie, le battaglie la lotta.
Con te stessa, prima che con gli altri.

Sapere di essere una portatrice di vagina (e riuscire a chiamarla così) è il primo passo, sapere che, quello che hai nelle mutande i maschi lo desiderano è il successivo. 
Imparare a distinguere i desideri, dalle voglie, l'amore dal sesso, è la scalata della cima più alta, la bandiera che pianterai su quella cima è la dichiarazione d'amore più grande che potrai fare a te stessa.

E questo prima o poi arriva, e addirittura imparerai che puoi ragionare come un uomo, smettendo di raccontarti la favole del "non c'è sesso senza amore", perché anche tu, cara portatrice di vagina hai tutto il sacrosanto diritto di giocare con i tuoi istinti, senza tirare in ballo il cuore.

Ho detto diritto, perché pare che gli uomini abbiamo il diritto ti infilarlo dove gli pare e le donne abbiamo il dovere di dire no, di vestirsi a modino e di non provocare se non vogliono subire le conseguenze, dal medioevo in poi, escludendo il no, che è novità dagli anni 70.

E qui sta il punto!

E le cicatrici della conquista, stanno lì per ricordartelo!

Se hai fatto fatica, ma veramente tanta, sarebbe davvero ingueno aspettarti che gli uomini capiscano.

E più facile per loro darti della puttana, è più facile firmare lo scarico di responsabilità.

Difficile semmai è avere consapevolezza che sì, puoi essere anche una puttana, ma nulla al mondo di toglierà il diritto e la responsabilità di essere una donna!

Imparerai a rispondere 
"puttana? ti piacerebbe eh!" 
imparerai che non è un'offesa, lo imparerai!

Se sei donna lo sai, che puoi giocare fino allo sfinimento, sai perfettamente di avere quello che vogliono, sai che sta a te custodirlo come fosse un tesoro e donarlo a chi ti pare.

E sai anche che ci sarà, chi chiede, chi pretende e chi prende.

Contro chi pretende puoi dire no!
Devi dirlo forte, occhi negli occhi, devi usare la voce, tutta quella che hai e tutta te stessa, devi avere l'accortezza di non trovarti in una situazioni in cui non ci sono vie di scampo, devi andare via!

Chi chiede, balla, conosce il passo a due, se ci si inciampa, vuol dire che non si sta ballando la stessa musica, il ballo finisce, ci si fa l'inchino, si va via schiena contro schiena, si soffre un po', anche questa volta è un no, dolce, forse drammatico, struggente, quel no che dice il cuore.

Contro chi prende, pero' non puoi nulla, oltre al no, oltre a lottare, oltre a cercare di non farti uccidere, non puoi nulla.

Succede, perché tu sei donna e perché alcuni uomini, uomini non sono.

E' una magra consolazione saperlo, ti renderà più forte dopo, nel mezzo ci sarà un gran casino, luci accese di notte, brutti sogni, la paura, i brividi quando cammini da sola, ci saranno posti dove non andrai più, e girare l'angolo cieco di una via ti farà respirare profondo mentre le tue mani si fanno ghiaccio, essere toccata da una mano che non è la tua, ti gelerà al sangue, donne che odiano gli uomini.

Piano piano re imparerai ad riprenderti il corpo, e la smetterai di odiare tutti gli uomini, a riempire di aria i tuoi polmoni e di parole d'amore (finalmente) la tua bocca!

Girare l'angolo, ti farà per sempre paura. 

Sono una donna, l'ho imparato, nelle notti in cui la luce la tenevo accesa, gli incubi mi svegliavano e a scaldarmi le mani c'erano mamma e papà, avevo 12 anni. 
23 anni dopo, di nuovo, le mani me le sono scaldate da sola.

Sono una donna ed è per questo che non perdono chi è vittima di se stessa.

Se da donna, per diventare quello che vuoi, usi quello che hai nelle mutande, il carnefice di te stessa sei tu!
Se i compromessi li accetti sei tu, che firmi un contratto disastroso e lo scarico di responsabilità fa parte del gioco al massacro!

Sta tutto nelle tue mani e nella tua testa, renditene conto, e proprio perché sei donna sai, che abusarne Asia, ti espone.
Essere una donna che pretende e prende, ti fa somigliare a un maschio che non chiede.

Ti sei tirata in ballo, balla, come nessuno ha mai ballato, quando finirà la musica, spalle contro spalle, lascia il palco, le luci, i lustrini e cercati, al di la dei demoni.

Ti auguro, di riuscire a girare, e non ad aggirare quel maledetto angolo!






 








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