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giovedì 26 marzo 2015

Il travaglio del bavaglio





Egregio Sig. Moderatore della Comunity di Blogger,

vengo a Lei, con questa mia, per comunicarLe il mio grande stupore, nel constatare che Lei ha rimosso il post datato 21 marzo 2015 dal titolo “tenimm che fa (e molestate il Papa, non è in programma)

Mi sono tenuta il bavaglio, con gran travaglio, per un giorno intero, ma ora, credo sia giunta l'ora di chiederLe il motivo di tal dissenso.

In cosa ho peccato?

Cosa ha turbato la sensibilità dei lettori della Comunity?

Qual'è la parola o il concetto che ha disturbato la Vostra sensibile coscienza?

Per un giorno intero me lo sono chiesto, senza trovare risposta alcuna.
Vorrei che me lo dicesse Lei.

Perché alle Clarisse del Convento di Clausura, non deve essere tanto dispiaciuto leggermi, non ho ricevuto nessuna missiva bollata da parte loro, nessuna carta d'imbarco per il traghetto di Caronte, sebbene il modo per poter controbattere lo conoscano egregiamente, le annovero infatti, tra le mie amicizie su un noto social.

Le ritengo donne di grande spirito, che sanno divertirsi, ridere di se stesse, senza repressioni e senza quella malizia sporca che lei vede in parole scritte con l'intendo di raccontare una situazione di per se stupefacente.

Le sorelle, hanno scritto in risposta alla Littizzetto una frase degna di essere scolpita nell'alabastro, forse Le è sfuggita ma io ci tengo che Lei la legga, e che se ne faccia una ragione.

"Ci dispiace che la signora Littizzetto, che abbiamo apprezzato in altre occasioni, abbia pensato che le "represse" monache di clausura stessero aspettando il papa per abbracciare un uomo... probabilmente per fare questo avremmo scelto un altro luogo e ben altri uomini... se avessimo voluto... Non sarebbe forse il caso, cara Luciana, di aggiornare il tuo manzoniano immaginario delle monache di vita contemplativa?".

Capisce ora il mio stupore nell'apprendere la censura nei miei confronti?

Ho detto che sono donne, ho scritto che la loro femminilità castrata, non si è persa e Madre Lupoli donna, ironica, arguta e di elevata intelligenza mi sembra dimostrarlo a pieno.

Il sospetto è che Lei abbia interpretato male le mie parole, adducendolo alla “vanità” del tutto maschia, di volerci vedere dei riferimenti porno-pruriginosi.

Ebbene, il mio intento non era questo, il mio, quello delle Clarisse non so, quello del Cardinal Sepe, probabilmente si, o così almeno pare abbia trovato questa interpretazione, nelle risate generali dei partecipanti alla cerimonia in Duomo a Napoli.

Che facciamo, imbavagliamo anche Sepe?
O ci limitiamo a divertirci per lo spirito irriverente, degli uomini sbigottati (non più bigotti) ma non spretati (non più preti)?

Il perbenismo 2.0 dovrebbe arrendersi all'evidente e sano divertisment e non comportarsi da genitore prepotente che sul più' bello urla “il gioco è bello quando dura poco” , è una stronzata, il bello del gioco è l'infinita possibilità di riproporsi e rigenerarsi fino allo sfinimento degli aventi diritto alla noia.

Il dato certo è che, il bavaglio io me lo sono tenuto, me lo tengo e a volerla dire tutta mi ci gongolo non poco.

Se la mia opinione deve essere zittita, in nome del buon costume, e delle vostre regole, così sia.

Ho pero' il dovere di informarLa che a Santa l'inquisizione è finita da tempo.

E sappiate anche, che chi ride di se stesso, trova sempre il modo più sacrosanto (o sacro e santo se intende e preferisce) nonché sincero di far pace con il mondo.

Il rischio di passare per una persona addirittura intelligente, è un rischio che va corso in nome della libertà, che ogni giorno miete vittime.

Non è una riga tirata per cancellare parole scomode, ma una mano armata che di solito ha buona mira, purtroppo.
E contro questo ho il dovere civile, prima che morale di dire, non a nome mio!

Le auguro che l'illuminazione venga a Lei, e che la sua scure censoria, trovi pace, perché investire in azioni a basso rischio, paga il suo conto con l'incapacità di ridere a lungo termine.



martedì 24 marzo 2015

tenimm che fà (e molestare il Papa non è in programma)


Napoli, Duomo.


21 marzo 2015, Napoli.

E' primavera, la prima giornata di fioriture e di ormoni evidentemente impazziti.

Impazziscono tutti insieme, alle quattro del pomeriggio, alla presenza del sangue di San Gennaro.

Il cardinale Sepe,  si occupa degli onori di Casa-Chiesa, dando la libera uscita alle suore di sette conventi di Clausura Napoletani.


Le suore liberate, si liberano del loro cilicio.
Tutte insieme, salutano applaudendo il Papa, sventolando le loro manine sante, e prese da un fulmineo attacco ormonale, lo circondano, in un afflato di incontinente allegria (un po' molesta, a dirla tutta)

Una suorina, con in mano un grande pacco, zampetta entrando in scena da dietro l'altare. 


Il Papa è sorpreso, la sua espressione facciale lo tradisce.
Colgo un lampo di inquietudine, sembra non capisca, sorride come se avesse una paresi facciale, l'eccessivo movimento intorno a lui, lo confonde.
Non sa chi guardare, guarda tutte le suorine quelle che si inginocchiano davanti a lui, e quelle che gli si muovono intorno un po' scomposte.

Il pubblico (i fedeli partecipanti) si alzano, per guardare il Papa ormai sepolto dagli svolazzanti abiti pesanti delle care suorine.


Davanti alla telecamera, qualcuno, si gratta la testa con un espressione imbarazzata (è un prete), che poi ride e si mette in piedi sulle punte perché vuol vedere, capire, sentire.

Il cardinal Sepe ci aggiunge il tocco "e queste son di Clausura, figuriamoci quelle di non Clausura".
"Sooorelle, sorelle nooo, ià tennim che fa!"

Ma Sepe? e come le fermi le Sorelle passioniste??? 

Son sigillate da anni nel convento, madre Bernardette, suor Cornelia, suor Firmina e suor Brigida, e le altre si sono scatenate, e a ragion veduta povere sante, pie donne.

Perché sempre donne sono, e la femminilità si castra ma non si perde!
Tutte insieme hanno travolto la sicurezza, e costretto un uomo della scorta a imprevedibili giochi di eleganza, non puoi allontanare una suora con un placcaggio, occorre eleganza, stile e un  sorriso stampato sulla faccia.

Sono donne davanti al loro idolo, è successo quello che succede ai concerti.
Ad esclusione del lancio del reggiseno (che forse e per fortuna non indossano in clausura).
Insomma un'esplosione di entusiasmo, condita dalla straordinaria anima napoletana del Cardinal Sepe.
Solo a Napoli si può dire al Papa "la Maronna v'accumpagn", mentre la folla canta "oj vita oj vita mia".

E' successo perché è Bergoglio, è successo perché è primavera.

E' successo perché accantonato da mille preghiere, l'entusiasmo resta latente, nelle giovani suore come nelle adulte, e poi esplode affamato e folle.

Ed è stato straordinario, vedere l'entusiasmo riaffiorare a razzo, imprevedibile, e incontenibile. 

"E chille se lo mangiano, un at poc"

Finalmente applicato il concetto di Steve Job:

Stay hungry. Stay foolish

Rendiamo grazie e dio, finalmente tenimm che fa!






 http://video.gelocal.it/lanuovasardegna/cronaca/c-e-il-papa-suore-di-clausura-in-delirio-il-cardinale-sorelle-tenimmo-che-ffa/40236/40346

venerdì 20 marzo 2015

mercoledì 18 marzo 2015

Lettera d'amore ai tempi della Crisi (e magari gli venisse il colera)






Che fine ha fatto l'amor cortese che si basa sul concetto che solo chi ama possiede un cuore nobile?

Dove sono i cuori pulsanti, le guance delle fanciulle che si imporporano e le  lettere che chiudono con un  "eternamente tuo,  eternamente mio,  eternamente nostri"??

A quale uccello (?!?!) sono rimaste attaccate le piume  con cui vergare la nobile e preziosissima carta, di parole piene di segreti, ricordi dolcissimi, e promesse di sospiri e pelle calda?

Nei nostri tempi, si sono trasformate in parole digitate su una tastiera, stampate e fotocopiate, firmate rigorosamente a mano.

Un cavaliere 2.0 scrive così alla sua donna amata, in tempo di crisi.(vi prego di leggerla con sopracciglio mesto e voce tristemente indignata)



 “Cara…. sarai venuta a conoscenza che da alcune settimane sono state depositate le motivazioni relative agli incredibili processi sulle cene in casa mia. Inutile dirti che non c’è nessun riguardo per te e per gli altri ospiti delle nostre cene e che continua su di noi l’ignobile denigrazione che tutti abbiamo assurdamente dovuto subire. Ma c’è qualcosa in più. C’è che l’aiuto che io, seguendo l’impulso della mia coscienza, ho continuato a dare a te e alle altre ospiti per lenire gli effetti della devastazione che questi processi hanno causato alla vostra immagine, alla vostra dignità, alla vostra vita, rischia di essere incredibilmente strumentalizzato ipotizzando addirittura dei possibili reati a carico non solo mio ma anche vostro. A questo punto i miei legali pur comprendendo la generosità e l’altruismo della mia iniziativa, mi invitano con assoluta determinazione, a non continuare con il sostegno economico mensile, perché si potrebbe attribuire al mio aiuto e alla mia accettazione una finalità diversa da quella reale. Per queste ragioni sono obbligato a sospendere da gennaio ogni mio contributo“. “Sono sicuro che tu sei consapevole di quale attacco mi è stato inflitto da una magistratura militante, che fa un uso politico della giustizia per eliminare l’unico ostacolo che si è opposto e che si oppone alla definitiva presa del potere da parte della sinistra. Questa è l’Italia di oggi. Un’Italia senza giustizia, dove per avere giustizia devi rivolgerti alla Corte Europea di Strasburgo come sto facendo per correggere l’assurda e l’indegna sentenza del primo agosto (quella definitiva sul caso Mediaset, ndr). Mi spiace, mi spiace tanto. Spero, a processo finito, di poterti rivedere e riabbracciare. Ti voglio bene. Silvio“.

  Il riassunto è: sono un altruista paraculo (e quindi ti voglio bene) ma adesso non posso più , lo faccio per proteggerti dai mostri, (mica dalla mia non coscienza), scusa, grazie, fottiti (in memoria di me).

Su una cosa devo dar ragione al Cavaliere, questa è l'Italia di oggi, un'Italia senza giustizia.
Se, almeno il Cavaliere ne avesse un briciolo, l'impulso della sua coscienza dovrebbe farlo ardere non d'amore ma di combustione spontanea!

martedì 3 marzo 2015

Fattore futuro Vs. Maramao e che l'insalata si fotta!

 
Foody


Sana e corretta alimentazione.


Il pianeta si salva e si nutre a botte di hamburger che nascono sotto la buona stella gialla a forma di M.

Il progetto si chiama "FATTORE FUTURO" lanciato per sostenere l'agricoltura italiana, quelli che lo acchiapperanno al volo, siamo noi.

La colonna sonora della passata pubblicità "Succede solo da Mc Donald" è stata anticipatrice e lo sarà ancora a distanza di anni, la risentiremo a Milano.  

Succede e funziona così.

Quaranta le aziende italiane candidate, venti i futuri vincitori che avranno la gloria assicurata, vincendo la possibilità' di entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald's per tre anni.
 
I candidati dovranno essere agricoltori e allevatori, le filiere interessate sono carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte.
Ci hanno esclusi dai beveraggi, la formula segreta della Coca Cola resta segreta, il brand invece sventolato ai quattro venti 
Coca-Cola è l’Official Soft Drink Partner di Expo Milano 2015.

Le ulcere verranno distribuite gratuitamente all'ingresso, presentando il biglietto.

La morale della favola è che ingaggiando nuovi e giovani imprenditori italiani, il colosso americano del mangiar male e digerire peggio aprirà trenta nuovi ristoranti (cosi' li chiamano loro)  sul territorio italiano e qui la buona notizia , le  nuove aperture, secondo quanto reso noto da McDonald's Italia avranno ricadute occupazionali con la prospettiva di mille nuove assunzioni.

Quindi noi facciamo marchette, vestendo i panni dell' Assunta.

Noi siamo le puttane "tristi", loro i papponi felici.

Tutto qui?

Magari, perché noi le marchette le facciamo sempre con l'illusione che il 50 davanti 100 didietro, vada nelle nostre tasche. 
E il culone grasso sia solo quello degli altri.

Per nutrire il pianeta, abbiamo eletto Mr. Mc come Official Sponsor per Expo.

Dunque il cuolone grasso e le arterie liofilizzate, non saranno solo degli altri.

Della dieta mediterranea, manco a parlarne.

Finisce là dove è cominciato, il buon proposito è rimasto incastrato nel verdurame della mascotte di Expo.

Fine dell'orgoglio italico del buon cibo, fine della violenza sull'Arcimboldo.

D'altra parte che l'obesità sia aumentata dai meravigliosi anni 80 in poi, non è un problema nostro,  e se mai lo fosse c'è sempre la nonna che ti vede sciupato, dimagrito, e quindi ti porta da Mc.
Certo tocca insegnarglielo, e soprattutto tocca convincerla che l'insalata che ha nell'orto la può' dar da mangiare a Maramao.

 L'occasione è ghiotta, e si chiama Expo, portateci la nonna e lasciatela tra le accoglienti braccia del  ministro all'Agricoltura, Maurizio Martina, lui la rassicurerà con la storiella del "fattore futuro" so che andrà bene , so che lei leggerà la parola fattore, nel modo più' romantico possibile, il fattore è colui che conduce una fattoria.

Maramao da oggi è autorizzato a cagare sull'insalata dell'orto,della nonna, il nipote eletto e la nipote Assunta la porteranno ad assaggiare le prelibatezze da Mc.

Inno alla gioiosa modernità!