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mercoledì 30 dicembre 2015

Il mio 2015 di carta


Il mio 2015 di carta, i titoli sono scritti in nero, il resto in grigio, se siete curiosi leggete tutto, altrimenti fate un po come cazzo vi pare.





Viva la vida P.Cacucci
Testo per il teatro, scritto da Frida, donna che si è totalmente vissuta. (...quella Frida!)

Cuccette per signora A.Nair
Se volete fare un viaggio in India, questa la proposta, divertitevi a epurarlo di tutti gli aggettivi harmony, e godete della bella storia, saltate se potete il finale.

Allegro occidentale F.Piccolo
La quotidianità rituale, raccontata come l'odissea, la ricerca dell'altrove che è sempre dietro l'angolo. Non fosse Piccolo sarebbe Severgnini.Io li amo entrambi per ragioni che infinitamente divergono e all'infinito non si incontrano.
 
L'Italia spensierata F.Piccolo
L'Italia di cui tutti facciamo parte, nostro malgrado. Equivoci in cui sguazziamo di giorno in giorno. Sentirsi stupidi aiuta, a patto di saperlo riconoscere, a se stessi prima di tutto.

Ogni cosa è illuminata J.Safran Foer
Ho visto il film, e ho ceduto alla tentazione di leggere il libro. Ho faticato a trovare il ritmo, poi ci ho trovato Nabokov con il suo "Lolita" e commozione fuori dagli schemi ordinari della tragedia umana. E' un olocausto raccontato a colori, il rosso sangue arriva alla fine, e libera tutti.
 
Il tramezzino del dinosauro M.Belpoliti
L'ha sritto il mio prof delle superiori, e io l'ho trovato in un mercatino di Torino. 100 pezzi, con annessi disegnini, che descrivono le manie quotidiane, fulminanti i ragionamenti che partono dall'apparente inutilità. Da leggere in ordine sparso, senza pensieri, tanto poi arrivano!
 
MM Rossa F.Parazzoli
Una via sotterranea per raccontare la superficie di Milano, una città che perpetua la commedia Umana.

Quando la notte C.Comencini
La storia è quella di una donna, un bambino, una montagna e un uomo ruvido. L'uomo salva il bambino da un incidente e sua madre dalla vita. Si amano una volta, si desiderano sempre, vivono altrove.

Diario di Grecia L.Romano
Itinerario non turistico, è un breve viaggio interiore della Grecia, raccontato attraverso i “libri” come eredità eterna. Inesistenti come ospiti, eterni come gli eroi.

Piccoli Crimini coniugali W.W.Schmitt
Piece teatrale da leggere come una commedia noir, non mancano la suspence divertente e saggia. Ne nascerà una riflessione sulla madre di tutte le guerre, quella che si combatte da soli, all'interno di una coppia, in cui l'amore va sempre, nonostante tutti i nonostante del caso, se si è abbastanza saggi e folli da amarsi davvero.

La verità, vi spiego , sull'amore E.Tesio
Io questa donna la amo, quindi non vi estenuerò raccontandovi quanto è ben scritto il suo primo romanzo. Vi dico solo che vi farà fare salti altissimi, con gli occhi umidi. Non è per nulla indulgente, è una lettera d'amore, e l'amore indulgente non è mai! Fatevi bene, leggetelo.

Piacere io sono Gauss S.Tesio
Una storia familiare un po' alla Pennac, elogio alla verità detta che non ripaga, ma fa crescere.

L'educazione delle fanciulle L.Litizzetto F.Valeri
Dialogo a due voci, un doppio differente con infiniti punti di contatto.
L.L.irriverente e intima
F.V Teatrale,educata e saggia.
Donne!



Figuracce Ammaniti De Silva Giordano Piccolo Raimo Stancanelli Trevi
Una cena, a Roma, in agosto, mettici i commensali che son tutti amici e scrittori e il cibo per la mente è servito. Piccole storie per raccontare colossali figure di merda, alla cena voi siete invitati ad ascoltare.

Voglio guardare D.De.Silva
Chi conosce Diego, non lo riconoscerà in questo romanzo, privo di ironia, crudele e impietoso. Due menti allo specchio, una adulta, l'altra bambina, che si rispecchiano uno, nell'altra senza rumore, senza comprensione, senza stupore.

Momenti di trascurabile infelicità F.Piccolo
Dopo la felicità, arriva l'infelicità felice, leggera, di cui spesso non sappiamo ridere, Francesco è geniale e puntuale osservatore delle piccole cose, racconta in modo esilarante, peccato l'inciampo sul finale scopiazzato da Sorrentino.Resta una piacevole lettura, migliora l'umore e ha ragion d'essere se serve ad avere altri occhi.


Da un'altra carne D.De Silva
Per stravolgere gli equilibri certi e immobili, basta un bambino, che illumina le zone d'ombra adulte con l'unico modo che conosce. Basta stare a guardare, seguire i silenzi che ci salvano dall'orrore adulto. Ancora un Diego serio e severo, attento e sincero, che non chiede e non spiega.

Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio A.Lakhous
Algerino, romano dal 1995. Racconta uno scontro di civiltà in un modo indiscutibilmente Italico, ed è algerino, e noi abbiamo di che imparare.


Quattro etti d'amore grazie C.Gamberale
Chiara per me è amore e odio. Lei scrive bene, io con l'età mi sono inaridita e ai fiocchetti rosa non credo più, di fatto persevero. Chiara è una donna e lo sa quello che fa. La storia è di struggente bellezza, l'idea è semplice come fare la spesa, spiando nei carrelli degli altri. Tocca tirare le somme, tocca un panettone felice e triste insieme.


Per dieci minuti C.Gamberale
Dieci minuti al giorno per fare quello che non si è mai fatto, è un libro terapeutico, provare per credere.


Quando siete felici,fateci caso K.Vonnegut
Vonnegut ti legge a prescindere, anche se è una raccolta di discorsi universitari. Un concentrato del suo pensiero, raccontato con vivacità e anticonformismo. Kurt è Kurt.


Io e te N.Ammaniti
Se avete voglia di una storia d'amore fraterno che si conosce, si tradisce e non si abbandona, e lo fa chiuso in una cantina, e dura solo una settimana, questo è il libro per voi. Vi avviso ha quattrordici anni, è nevrotico, struggente, malinconico e triste.


Misto maschio W.Self
E se a te che sei donna, spuntasse un pene? E se a te, che sei uomo, crescesse una vagina nell'incavo dietro il ginocchio?
Un racconto grottesco in due atti, che racconta l'instabilità sessuale in una società confusa e con malferme convinzioni, perse per sempre cercando solidità nel ruolo sessuale che ci è dato in dote nascendo. La scansione comica è decisamente crudele.


U Principellu A.D.Saint Exupery (in lingua corsa)
Buffo, e dire che il piccolo principe mi è sempre stato sulle balle.


Gli sdraiati M.Serra
Comico, arrabbiato, malinconico. Il racconto di un padre che si affanna a capire un figlio che sta prevalentemente sdraiato.Commuove l'ironia che diventa rabbia, poi si fa minaccia e infine supplica. E' un libro sulla vecchiaia. La lettera che scrive a Scilla andrebbe letta e ricordata.


La mennulara S.A.Hornby
Pagina 178, se mai vi capiterà che il vostro amato/a vi scriva una pagina così, beh, non avrete vissuto invano. Non rovinatevi la sorpresa, leggetelo dall'inizio.



Grazie D.Pennac
Nevrotico, contorto, confuso e divertente. Un pezzo scritto per il teatro, per ringraziare i lettori.



I milanesi ammazzano al sabato G.Scerbanenco
i romanzi hanno forse una scadenza? Nonostante la storia di Scerbanenco uomo, il romanzo non mi ha convinto, son passati vent'anni dalla stesura, forse è questo il mio problema. L'ho conosciuto tardi, e questa è una lettura fuori tempo massimo.



Fatti relativi al ritrovamento di un paginone di nudo in un romanzo harmony J.R.Lansdale
Questo autore me l'hanno consigliato fino allo sfinimento. E chi me l'ha consigliato ha la mia massima fiducia. E ci ho provato, ma mi frega la quarta copertina. Ho optato per un titolo divertente, ma niente, non ha funzionato. Resta il leggerlo per dovere, per scoprirne il piacere, forse chissà!

Alta fedeltà N.Hornby
Allora cosa sucederebbe se diventassi felice?”
Mi sono innamorata di Nick! Sarà perchè è sconclusionato quanto me!Sarà perché la musica raccontata è piacevole quanto la musica che fa "rumore".

Sono tutte storie N.Hornby
Su questo ci ho scritto parecchio, il riassunto è “il tempo trascorso con un libro non è mai tempo sprecato, nemmeno se l'esperienza non è stata felice”. Il racconto è travolgente, i testi quasi introvabili o non leggibili. Solo per lettori compulsivi!

Il momento è delicato N.Ammaniti
Se "Il romanzo è una storia d'amore, il racconto è la passione di una notte" e se non è la tua, beh diventa difficile farsi travolgere la testa, non mi è piaciuto, ma non ho perso tempo.

Cuori allo specchio M.Gramellini
Può sembrare la raccolta della "rubrica del cuore" di un pessimo giornale, stampato su una brutta carta. E dire che Massimo mi piace, e molto per di più. Solo dopo aver letto la lettera che M. ha scritto a se stesso, e pubblicato per i suoi lettori ho capito. Occorre disarmarsi e concedersi come unico alleato la sincerità, per apprezzare la lettura e la commedia Umana.

Il centenario che scappò dalla finestra e scomparve J.Jonasson
Cinquecento pagine, sono troppe, troppe davvero! Ho amato e ascoltato Allan, vecchietto scellerato che sciabatta sugli ultimi anni di vita mettendosi nei guai e divertendosi come un giovanotto. Il personaggio vale la pena, la treccani cucita intorno no!

Il paese dei coppoloni V.Capossela
Epico omaggio di V. alla sua terra, un omaggio sincero, non per tutti.

Come diventare buoni  N.Hornby
Questo non ve lo racconto, non sono mica buona io!

Uomini altrove G.Schelotto 
Se vivete con un quasi cinquantenne è il libro che fa per voi, ammesso che abbiate voglia (per una volta) di non far andare le ovaie ma la testa!

Il desiderio di essere come tutti F.Piccolo
Come si decide da che parte stare politicamente? E quando? E poi? Dal fervore adolescenziale è tutto in salita, è poi è sempre tutto in salita lo stesso. Il racconto è un abbraccio caldo e un puzzle da mandare in pezzi. Leggetelo se avete le idee confuse, vi confonderà!

Pierre non esiste L.Vargas
L'ho trovato un programma interessante (Masterpiece), forse un po lento, a tratti noioso. Ho tifato per Vargas, e lui non ha vinto, ho aspettato quasi un anno per leggere il suo romanzo. Impossibile raccontarlo, e quindi, in ordine sparso ma sincero mi ha ricordato Bulgakov, il buon Dazieri, La Nothomb e Saviane. L'autore è giovane, e promette bene!

Il Papa G.Saviane
Romanzo del  1963, attualissimo per chi non si oppone a all'idea di essere Dio con tutto il senso pieno del vivere e non semplicemente dell'esistere. Sraordinario il personaggio della nonna saggiamente, diabolica, ironica e acutissima.


e poi molte ricette di cucina, alcuni flaconi di detersivo.

Sono fiera di me, per non essere inciampata nella parola bello.

Statemi bene, buon anno!

martedì 15 dicembre 2015

Padre figli e spirito santo (distratto)






La mamma è sempre la mamma, di mamma ce n'è una sola e via dicendo...


Anche Elena Boschi ha una mamma, Stefania Agresti, 58 anni, professoressa, che per i comuni mortali già di per se sarebbe una sventura.
Ma Stefania, oltre ad essere madre, è moglie, la moglie di Pierluigi ex vicepresidente di Banca Etruria, quella che assume padre figli e spirito santo, tra i lavoratori della sua filiale.

Senza colloqui e senza imbarazzi.

Ci sarebbe poco da stare allegri, semmai ci sarebbe da consigliare ai capoccioni di applicare l'antidepressivo per eccellenza che in questo periodo in Corea del sud va per la maggiore.
Impiegati vestiti con kimono da eterno riposo, autocelebrazione delle proprie esequie e dormitina nel sarcofago, per farsi passare lo stress, e la voglia di uccidersi. 

Qui il kimono da eterno riposo, agli investitori, lo regala direttamente Banca Etruria al posto della calendario e dell'agenda e per completare in bellezza, alle esequie ci pensa la Professoressa Stefania.

Canta, Vecchioni, non ricorda le parole, ma solo una strofa.

"Forse non lo sai ma pure questo è amore"

Quella canzone che, Stefania romanza spiegando che c’è il padre, che sorregge sulle spalle suo figlio per aiutarlo a vedere meglio un eroe. Si capisce allora che l’eroe è anche il babbo.

E quello stronzo dello Spirito Santo, sul quinto (non uccidere) e settimo comandamento (non rubare) era forse impegnato a cercar vergini a cui donare un g(f)iglio?!?!?

L'eroe odierno ruba ai poveri per regalare ai ricchi.
Io son certa di averla sentita questa favola, l'eroe indossava un'orribile calzamaglia verde mela, con pacco ben ben in vista.

E se il PierPanLuigi ruba, la figlia si stressa, e la mamma, che è pur sempre la mamma manda compulsivamente SMS alla figlia, per consolarla. Poi va andata a casa a fare l'albero, pieno di palle, immagino.

 "La politica ha insegnato prima di tutto a metterci al servizio della comunità", dice.

E via di corsa, alla messa della Domenica mattina, e per far un servizio come si deve, via anche alla raccolta delle offerte dei fedeli, EH?!?!

Dai Elena forza, la mamma ti appoggia, e ti dice avanti tutta anche se il nuovo fa paura, c'è una casa che ti aspetta, l'albero di natale pieno di palle, un paio son di Luigino D'angelo.

Luigino le palle per sopravvivere alla perdita dei suoi denari, le ha regalate a Marcello Benedetti, che le ha puntate su un fondo di investimenti "generoso" con gli amici del tuo papà.

Le vedi? Sono quelle costrette a brillare di più, per non farsi scordare. 
Sono il luccichio che disturba gli occhi, ma non le coscienze, almeno non quelle della tua famiglia.

Elena, io vorrei dirti di seguire il consiglio di mamma tua, che canta per farsela passare, ma forse ha scelto la canzone sbagliata.
Vecchioni, nella canzone Stranamore, canta anche questa strofa...

Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave,
ha più ferite che battaglie, e lui ce l'ha la chiave,
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli,
ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio,
io che non parto e sto a guardarti
e che rimango sveglio.
Forse non lo sai ma pure questo è amore. 

Forse non lo sai ma Luigino D'angelo, sulla Prua della nave di Caronte, dritto dritto non ci sta, perché, e dovresti saperlo tu, per la chiesa i suicidi portano il peso della vergogna.

E per quanto tua madre consideri tuo padre un eroe, spero che non abbia la forza e il buon gusto di sollevarti, per veder quell'eroe vergognoso accartocciato e schivo.
Servono occhi coraggiosi, serve il coraggio di non fidarsi delle braccia che mostrano gli eroi solo dopo averli uccisi.

Luigino va lasciato in pace, nel riposo eterno che si è meritato, dopo una vita di lavoro, quello vero che accartoccia le ossa e ruba alla vita tempo, in cambio di fatica.

Forse non lo sai ma pure questo è amore.

Buon Natale Elena!