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mercoledì 20 febbraio 2019

Sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora!






Sono una rompi coglioni, di proporzioni inenarrabili.
Non mi va bene mai niente al primo colpo, il mio elevato senso critico prevede milioni di sfumature, tra un colore e l'altro dei (solo) sette, previsti da madre natura per l'arcobaleno.
O mi si ama, molto o mi si odia  altrettanto, con la medesima intensità (e questo me lo auguro)
Di fatto avere a che fare con me, non ė facile, soprattutto quando mi si schiacciano i tastini magici, che sono piccolissimi, e stanno al centro esatto della donna vitruviana che c'è in me.
Serva avere una gran mira.
Mi incazzo facile, l'incazzatura molesta, quella che fa inciampare la fatica che faccio a sorridere, non la digerisco, come il glutine, il lattosio e la crudeltà gratuita.
Digerisco male anche chi cavalca l'onda del disgraziato "l'importante è che se ne parli, nel bene e nel male, diffondiamo minchiate, un tanto al toc, Manzoni, il Piero (quello della merda) si è ostinato a volercelo insegnare a suon di provocazioni, e io sbatto la testa contro il muro ogni volta che percepisco la puzza delle provocazioni che si perdono nell'astrattismo del follower, nulla di tangibile finché i like non diventano abbastanza da farti fare soldoni.
E via di like e mancati rutti!
Fortunatamente, mi circondo di gente che sa fare un distinguo, e che di porno notizie, e di pessimi libri ne legge estratti per mangiarsi la dose quotidiana di ironia, un esempio su tutti? Il capitolo "Fighe" di Corona, non ce lo siamo fatti mancare.
Solo che all'ironia non sempre segue la risata, o meglio sì rido, ma poi mi cala la tristezza.
Mi ostino a voler capire, cado nel trappolone, anzi mi ci ficco proprio, e non lo fò per piacer mio, né per dar dei figli a dio, confido nel fatto che quelli che fanno i figli crescano bene il mio futuro.
Sono io, quella, che cerca ancora una ragione sensata per non addormentarsi alle 21.30 sul divano, io quella che cerca disperatamente di concludere la sua giornata guardando una cosa in TV che non faccia naufragare i sentimenti in un mare di finzioni ad altissimo budget, io che mi ritrovo a rimpiangere di non esser nata maschio che almeno "Giovannona coscialunga" metterebbe fine alle mie giornate senza cercare a tutti i costi un erezione triste!
Ma posso, dico, posso, pietosamente non addormentarmi sui "grandi disastri", o con un documentario sulla nursery delle scimmie di vattelappesca quale foresta, che vi giuro saprei allevarne una pure io al punto in cui sono di demenza, pre lettone nel mentre divano?!
Io che qualche anno fa, passando con naso all'insù ad osservare le luci nelle case degli altri, cercavo le sfumature sbagliate del tubo catodico, io che ho fatto del testo di Popper "Cattiva maestra televisione" un mantra che Buddha levati?!
Che fine ho fatto io?
Io che ci sono cascata per pigrizia mista a rassegnazione e io ancora io che, piuttosto che pagare Sky mi sciroppo gli allegri egizi in tutte le salse, ascoltando uno vestito da Indiana Jones, che sfodera chiavi e permessi per aprire le porte delle tombe, e c'ha pure il fiatone!
Io sono una cazzona!
Io mi sono andata a cercare il peggio del peggio, l'incipit del libro di Corona, quel Corona il cui padre era titolato...
Io che, No che non posso, e non ce la faccio a togliermi il vizio di passare accanto a un lettore qualunque senza sbirciare il titolo del libro che sta leggendo...
Io che oggi, l'ho visto..."Non mi avete fatto niente" Corona in copertina, e mi cade l'occhio sulla pistola puntata in direzione della sua testa.
Non quella con due occhi, l'altra!
Perché io davvero posso, non mangiare glutine, lattosio e posso digerire la dose che mi spetta di crudeltà quotidiana, ma la merda al posto della cioccolato, non è un opzione tra quelle che posso considerare senza convincermi che no, non è ignoranza è proprio stronzaggine a scopo di lucro quella che ci stanno propinando.

Mi rifiuto di guardare la realtà in faccia, credendo che confrontare le abbronzature patinate sia la forma di benessere che mi spacciano come concetto di bella vita, mi rifiuto che passi l'idea che strafottente è bello, mi rifiuto all'idea che un uomo possa scrivere "me la faccio", e che vada bene così.
Ci facciamo, suona sexy, forse! Ma non è abbastanza, scrivere nomi e cognomi è al solito una disgraziata abitudine di listare e aspettarsi l'applauso dei compagnucci, in coda, ad aspettare il loro turno. Intendiamoci in adolescenza ci sta, poi no, non più.
Se avete superato gli anta, non fatevi questo!
Si scrivevano libri per sperare di diventare famosi, adesso succede il contrario, sono quelli famosi a scrivere libri, e gli scaffali delle librerie diventano come i portariviste dei parrucchieri.
Solo che la rivista ha una scadenza, un libro no, un libro resta.
Spesso sul comodino.
Abbiate cura di non morire improvvisamente.
Non sia mai che trovino il libro di Corona, sul vostro comodino.
Perché il quel caso, col cazzo che varrà il "non mi avete fatto niente", ve lo ha fatto, eccome se vi ha fatto!
Si aggiunga che è edito da Mondadori, cogliete vi prego la sottigliezza dell'uomo vestito a modino, che porta a spasso un giornale sotto l'ascella, arrotolato, l'inserto interno, con cui si allieterà la serata. 
A volte ritornano, a volte vivono in latenza creando mostri per diffondere il verbo, e ignorarli vuol dire lasciarli fare, e lasciarsi fottere.
Il salotto della politica è anche, e soprattutto questo, che piaccia o no.
In vent'anni mi sono già fatta fare abbastanza dalla classe politica, che quanto a durata, ragazzi, ma magari fosse Sting e il suo Tantra Yoga!