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mercoledì 20 giugno 2018

Gabbia chiama gabbia chiama gabbia chiama gabbia

Quello che state guardando è un bimbo che attende tranquillamente di giocare a un Videogame!
Anzi, no, non lo state guardando perché le foto si fanno per ricordare i momenti belli, e questa foto mi ricorda solo che, l'altra parte del mondo è terribilmente brutta!

(Ma la foto, la conoscete bene, perché la stampa, le cose brutte le diffonde bene! Non fate finta di non averla vista!)

"Giocare tranquillamente a un Videogame!"
Questo è quello che dice, una collaboratrice di Donald Trump.
Intervistata dall'Italica RaiNews.

Il confine è quello Messicano, il bambino figlio di immigrati, gli immigrati adulti separati dai proprio figli.


Fine della questione!


Genitori state sereni, non avete di che preoccuparvi, ai vostri bambini sarà fornito un servizio di intrattenimento, TV, Videogame e mancanze eterne.

No, non puoi andare nemmeno con la zia! 
Devi restare insieme agli altri, il vantaggio è che nessun adulto ti dirà di spegnere la TV  o ti farà smettere di giocare.
Contento?
Lo svantaggio è che tu, di giocare avrai voglia, fino a che non calerà il buio.
Poi avrai voglia delle mani di tua madre.

Donald???
Arrivati a questo punto che si fa?!

Quando avrai una ciurma di ragazzini urlanti, che non riescono a dormire che farai, che indicazioni hai dato a tal proposito?

Confida, te lo do per certo, questi figli di migranti,  si stancheranno, presto o tardi il pianto sfinisce anche alle bombe di energia, come possono esserlo, tutti i bambini.

Conta su questo il Signor Trump, Signore!

Io confido che anche tuo figlio, prima o poi si stanchi di un padre, buono solo per l'America.

Non che, in Italia noi si sia messi meglio.
Ma qui e ad oggi, ci fanno scegliere tra migranti e rom, distinguiamo le etnie ma ce ne fottiamo dell'età anagrafica.
Per ora! 
Abbiamo ancora coscienza della famiglia, come gente che sta insieme magari ad minchiam, a caso, per scelta, per dovere o per millemilioni di ragioni, lasciamo che stia insieme, o che scelga dividersi.
Per ora, almeno!

Giorni fa, l'Espresso (non caffè ma giornale) mi ha invitato a riflettere e scegliere, chi era l'uomo e chi no.
La scelta era tra due, nel gioco, io persevero!

Giochiamo Donald? Senza Videogame, inventiamoci un gioco! 

Si o No, seguiamo la traccia, uomini o non.

Per me, e per quel che poco conta, tu, sei un no.
Sei un no, come uomo, come presidente, come marito, ma sopratutto sei un NO come padre.


Non lo sai, eppure gli sbadigli di tuo figlio quando sei stato eletto presidente, un suggerimento, lo sono stati! 
Tu, li hai visti?
I tuoi dubbi e i suoi sbadigli, dico, li hai visti?!?!?
Permettimi di dubitare. 
Permettimi di pensarti cinico.

Hai perso! 
Tu il gioco e iO le speranze, finite nel cesso insieme allo stronzo che sei!

Il mio futuro, quello che tu fai piangere adesso, sarà un domani fatto di rabbia, che si riprenderà quello che non ha avuto.

Sono rare le Liliane, troppi i Donald.

E lo dico, mischiando, le carte e le razze, perché io vivo sul pianeta terra, tutto!

Teniamone conto, e speriamo di ammalarci di dimenticanza, speriamo di essere anziani rincoglioniti davvero, quando ci porteranno in casa di riposo, non una parola, NON UNA!

Gabbia chiama gabbia!