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venerdì 20 gennaio 2017

Sei splendida...


Una, nessuna, centomila!

Ci ragionavo, questa mattina, mentre andavo a un appuntamento di lavoro.

Sullo splendore femminile, e sul tempo che noi donne impieghiamo per essere splendide, o quanto meno discretamente presentabili.

Ho 40 anni e, le donne più grandi di me, tentano di convincermi che sto vivendo un'età meravigliosa, in cui il corpo matura in parallelo con la testa, e dunque consapevolezza e esperienza rendono questa età magica.

Com'era la storia delle rette parallele che all'infinito non si incontrano mai?

Ragionando su questo, mentre guido cercando di non insultare nessuno, penso a quanto era facile a vent'anni anni essere splendida, dieci minuti chiusa in bagno, per uscirne viva e bella.
Splendida allora non mi sentivo, ne tantomeno nessun lui me lo diceva  al massimo rimediavo un "me la dai?", così, in scioltezza, senza neanche la parvenza di un misero corteggiamento, o quasi!

Oggi il backstage dura un'infinità, sul mercato ci sono milioni di prodotti cosmetici che promettono miracoli, un paio, i miracoli non li fanno pero' rallentano, e poi ci sono i rimedi naturali che costano come i prodotti miracolosi, ma non hanno un concentrato letale di chimicaglie.

Letale per il portafoglio, mica per la salute, ci mancherebbe.

Quindi per essere splendida, prima di tutto devi essere economicamente forte, oppure affidarti ai consigli di nonna che raccogliendo strane erbe dai campi, compiva il miracolo, facendo scomparire i segni del tempo, che una volta di chiamavano semplicemente rughe, e col cavolo avevi tempo di combatterle tra l'altro.

Il problema è, che i campi in cui andavo a raccoglier malva con la mia nonna, per farne tisane, e decotti da appiccicarci sulla faccia, da tempo non ci sono più.
E' rimasto il ricordo di una nonna che di rughe ne aveva poche e di anni novantanove, e sono rimaste le erboristeria (poche) che la malva te la vendono al peso della Manna.

Aspettando la Manna dal cielo, mi spalmo Manna in terra, e poi, eccole lì!

Ricevo la foto di un'amica, un selfie, in cui lei è bellissima, "Le scrivo alla faccia della fighezza!"

Mi risponde " dovete scaricare l'App xxx, ecco il segreto"

L'altra amica, "Sto già scaricando"

Problema risolto, ore interminabili di backstage? Macché per essere splendide ci vuole un telefono e una connessione internet, e quella stramaledettissima App.

E torniamo alla rette parallele che all'infinito non si incontrano mai, con una logica che non fa una piega.

Di fronte a questi demoniaci giochini, una donna, della sua sudatissima consapevolezza se ne frega, torna ad avere quindici anni, e la tentazione di andare dal parrucchiere a dirgli "fammi così" è pazzesca.
Il vantaggio di questa meraviglia sta nel fatto, che la faccia nella foto è la tua, e non quella strappata da una rivista in momento di delirio in cui, al culmine dello psicodramma, urli, E' LUI CHE VOGLIO!

E lui, non è un Lui, ma è il cambiamento di te!

Confesso che ho peccato, e mi sono divertita parecchio con questa demoniaca App, e non solo io.
Dalle 9.30 ci sono 3 pazze, che stanno studiando il loro look, come non ci fosse un domani, una delle due è riuscita a diventare Lady Gaga in cinque minuti!

Saremo pure rette parallele, pero' c'è l'infinita amicizia che ci fa incontrare nel mondo dell'assurdo.

Siamo assurde noi, che a 40 anni suonati non ne vogliamo proprio sapere di mettere in parallelo la consapevolezza con l'esperienza.

Sarà assurdo ma è veramente bellissimo ridere di noi per noi!

A queste due folli persone, voglio dire che ho mandato un selfie super tarocco al mio compagno.

Se mi risponde "sei splendida", siete nei cazzi, e dobbiamo vederci, portate delle riviste da strappare al culmine dello psicodramma.

Vi voglio bene, per ora! 

 








 

venerdì 13 gennaio 2017

Zitto, ZITTO un po', che non mi fai sentire quello che dicono in TV!


27 gennaio 1945- 13 gennaio 2017




Quarto comandamento "Onora il padre e la madre".
Quinto comandamento "non uccidere".
 80 euro.

Di fatto per 80 euro un ragazzino ha ucciso i genitori di un suo amico, fottendosene dei comandamenti, degli insegnamenti invece ... parliamone, coraggio!

Anime perse, nessuna esclusa.

Ragazzino in primis, che da oggi, a fine vita dovrà combattere con i suoi demoni, ammesso e non concesso che, questa vita riesca a viverla, accettando di campare a metà, o decidendo di non campare affatto.

Condannato da te stesso, ti tocca crescere in fretta, senza la certezza di essere riammesso tra i giusti.
I giusti, saremmo noi, che condanniamo, ci indigniamo, ma non siamo capaci di insegnarti un cazzo!

I tuoi genitori hanno fallito, nel compito più importante della loro vita.
E noi, con loro.

Sai, è dal medioevo che i ragazzini, vengono portati in piazza durante le esecuzioni capitali degli assassini, e vengono presi a schiaffi, quando il boia lascia cadere la lama e la testa del condannato rotola via, per insegnargli che non si fa!

Seicento anni di schiaffoni, e di teste  rotolanti, non ti sono serviti.
E ... che si fa?
Organizziamo gite fuori porta nel braccio della morte?!
Ti accompagno a sentir parlare il nonno di Francesca?
Insomma, è un dato di fatto, parlare con i deportati che si son salvati dai dei campi di sterminio aiuta a non dimenticare e soprattutto a non ripetere!

Per cinque o sei minuti, o nel giorno della memoria, che è?

"Non ne hai prese abbastanza da piccolo!" l'hanno detto anche a te?
E allora?
Parliamone!
Te lo dico chiaro e tondo,  NON SI UCCIDE!
Ti porto esempi concreti di quanti passi avanti abbia fatto l'umanità dal Medioevo ad oggi!!

(......)

A proposito che avete fatto oggi a scuola?
Come nien... Zitto, ZITTO un po', che non mi fai sentire quello che dicono in TV, levati da davanti che non sei trasparente anzi, vai di là a giocare, che tra un po' è pronta la cena.

Sei diventato trasparente! O forse lo eri da tempo e noi, ce ne siamo accorti solo quando abbiamo visto il rosso sangue di chi hai ucciso.

Disattiviamo quel cazzo di parental control, non sono i porno di cui dobbiamo aver paura, una sega non ha mai ucciso nessuno, è la cecità che uccide.

Facciamo vedere ai ragazzi in quale mondo vivono, e poi troviamo pure il coraggio di dirgli che non devono essere incazzati, infelici, disillusi, perché va tutto splendidamente!
E se mamma e papà sono incazzati, stanchi e senza tempo a disposizione per loro, è sempre colpa e soprattutto responsabilità degli altri.

E bla bla bla.

I figli sono il risultato di quel due che fa uno?

Il papa' di Erica, in nome di quell'addizione, ha visto morire la metà del suo due, e un altro piccolo uno.

Il papà di Erica sa anche, che il risultato della sua addizione sarà comunque sua figlia per sempre.

I demoni invece son sempre come i baci di Lesbia, mille e quindi cento e ancora mille.

Imparare a non odiarci, e a non combattere i demoni, non farà di noi persone migliori, semplicemente ci metterà al riparo dalla parte più buia di noi stessi, perché quando il giorno finisce non inizi una notte che dura per sempre.

Anche le notti infinite uccidono, il sole ancora una volta,  non risorge per tutti.